sabato 26 novembre 2016

Addio Fidel - Riflessioni sulla morte e sul Super Enalotto

L'annuncio della morte di Fidel è stata accolta con rammarico da alcuni e con esultanza da altri.

Anche se ragionevolmente potremmo concordare che la morte non sia il male maggiore o la cosa più importante che possa accadere ad una persona, resta un evento che polarizza l'attenzione.

La nostra mente è infatti affascinata dagli eventi estremi, quelli che in finanza sono definiti con elevata skew.

Non c'è dubbio che la morte o la vincita di una montagna di soldi siano eventi universalmente affascinanti proprio perché dotati di elevata skew.

E ancora, non è un caso che per la massa della gente sia meglio vincere il primo premio del Superenalotto che la medaglia Fields, perché è più comprensibile un evento ad elevata skew materiale piuttosto che intellettuale.

Tuttavia la nostra mente resta maggiormente affascinata da uno o dall'altro, in fondo, per le medesime ragioni. E' una questione di pesi.

Come sempre il nostro cervello ci guida, e troppo spesso inconsapevolmente.

Come avevo scritto, tempo addietro, una buona chiave interpretativa del nostro agire è stata fornita da S. Reiss dell'Università dell'Ohio.

In sostanza, secondo questa teoria, esistono 16 comportamenti di base, insiti nella mente di ciascun uomo. Sono una sorta di tavolozza motivazionale.
Poi, per ragioni poco chiare, durante la nostra formazione, sviluppiamo 4 o 5 valori che daranno la spinta concreta al nostro agire.

Tra questi naturalmente ci sono sia la necessità di uguaglianza sociale che la volontà di indipendenza ed auto-realizzazione.

Capite bene dunque che per un individuo con elevata sensibilità all'uguaglianza sociale, Fidel sia diventato o possa diventare un idolo.

Nell'interpretazione delle azioni del Lider Maximo - che necessariamente è soggettiva - avrà per taluni maggior peso quanto ha fatto con l'obiettivo della parità, piuttosto di quanto abbia limitato la libertà degli oppositori.
Per altri invece sarà l'inverso.

L'equazione potrebbe essere: 10 mil. di cubani adesso hanno molto di più di quanto avevano prima e 6000 condanne a morte con qualche migliaio di detenuti politici sono un prezzo (non) accettabile.

Anche se la retorica racconta che è meglio la libertà rispetto alla materialità, abbastanza spesso i rivoluzionari, animati dalla volontà di libertà hanno poi represso la dissidenza e comperato la popolazione quiescente con "la roba".

E non sono affatto sorpreso che questo Papa così attento alle disuguaglianze abbia espresso sincero rammarico per la morte di un comunista.



Segnalo infine con orgoglio che mio figlio mi ha aiutato nella revisione del post.


giovedì 24 novembre 2016

Diamanti e cedole - Un triste epilogo ed una facile previsione

Buongiorno

oggi apprendo dalla Reuters che

"Borsa Diamanti d'Italia... non ha mai condiviso che i diamanti fossero venduti a scopo di investimento a prezzi fino al doppio del listino Rapaport e senza un'attività di consulenza personalizzata"

e che

"Le banche incassano una corposa commissione sulla vendita solo per svolgere attività di segnalazione e di raccolta ordini, mentre il contratto di acquisto viene firmato dal cliente solo con il broker di diamanti partner della banca".

Ma queste cose chi mi segue le sapeva già da anni basta vedere Qui e Qui.

Non è per fare il saputello perché non ho la sfera di cristallo e le mie belle pirlate le dico anche io. Ma ci sono alcuni argomenti che sono decisamente facili da prevedere poiché la conclusione è insita nella loro stessa natura [cfr. la rana e lo scorpione].


Un altro argomento che è in divenire ma il cui epilogo è facilmente prevedibile "a priori" è quello dei certificati con cedola che stanno fioccando in questo periodo.

Adesso che si prendono le distanze dai diamanti, il conto economico
lo si dovrà pur far quadrare in qualche altro modo, visto che i tassi sono a 0 e prestare denaro non rende.

Inoltre poiché l'investitore italiano vuole vedere "le cedole" ci sono fior di istituzioni e consulenti che gliele fanno vedere, anche dove non ci sono.

In questo periodo (non faccio nomi per non fare ingiustizie) ci sono quotidianamente offerte di certificati legati ad azioni. La scommessa è così descrivibile.

Ci sono 3 azioni che oggi quotano X, Y, Z.
Tu investitore mi dai 1000. Entro un mese io ti darò una prima cedola del (per es. 10%). Poi ti pagherò uno 0.5% al mese se le oscillazioni del titolo non scendono sotto una certa barriera.

Se il prezzo del titolo sale oltre un tot, il contratto si chiude in anticipo e ti restituisco i soldi. Se il prezzo scende oltre la barriera ti prendi i titoli (che valgono non più del 40%-50% del valore odierno.

Senza entrare nei tecnicismi o nel dettaglio  basta seguire la logica.


il contratto dice

1) compera (di fatto) una azione o un paniere di azioni.
2) se l'azione
sale molto la devi rivendere a chi ti ha fatto il contratto.
3) se l'azione scende molto te la devi tenere.

Se mi permettete una ardita metafora è come sposarsi la suocera invece che la moglie.




Disclaimer


martedì 15 novembre 2016

Post al volo - Che succede al Monte Paschi?

Buongiorno ai miei lettori.

Oggi una chiacchiera molto veloce, da bar, giusto per tenervi informati su cosa sta succedendo al Monte Paschi.

Immagino che a molti non sarà sfuggito che il titolo azionario è in altalena a colpi di + o - 10% ed oltre.

La situazione

1) il MPS ha molti crediti "in sofferenza" e il capitale potrebbe non essere adeguato per operare (rischia il fallimento).

2) Dal caso Cipro in avanti se una banca è in difficoltà prima "pagano" gli azionisti poi gli obbligazionisti ed infine i correntisti sopra i 100 mila euro.


Gli sviluppi odierni

E' in atto una proposta di conversione di obbligazioni in azioni che riguarda molte serie di obbligazioni subordinate (cioè di minore sicurezza e per questo a suo tempo vendute come più redditizie).

La proposta è così riassumibile.

"Caro Obbligazionista, la banca è come sai in difficoltà. Se converti volontariamente le tue obbligazioni in azioni ti assumi un rischio, perché da creditore diventi comproprietario della Banca. Ti facciamo altresì notare che se non ci aiuti, non convertendo le tue obbligazioni, i guai potrebbero essere peggiori: infatti se non troviamo qualcun altro che mette dei soldi freschi nel capitale della banca questa potrebbe "fallire" e tu ti ritroveresti creditore di un soggetto che non ti darà il becco di un quattrino".

Questa cosa è già capitata con Parmalat, Argentina e altri.


Due cose per concludere.

La signora Gina di Voghera, che stava cercando di far rendere i suoi risparmi adesso ha in mano strumenti di investimento che scottano e non sa bene come fare per levarsi d'impiccio. Anche perché - quasi certamente - a suo tempo, le avranno detto "vorrà mica che il Monte Paschi fallisca?"

Ma la cosa interessante è che anche se il debitore è sicuro ma i tassi di interesse dovessero risalire ci sarà comunque una strage sui portafogli obbligazionari che hanno titoli ad elevata duration.


Disclaimer
https://drive.google.com/file/d/0B7gR8amnCKIAQ0E1V0VuNGdkYXM/view


giovedì 3 novembre 2016

Niente exit siamo inglesi

Chi ricorda l'esilarante commedia "Niente sesso siamo inglesi"?

Pochi temo.

Oggi offro ai miei lettori una occasione memorabile.
Quella di rinfacciarmi tra un po' di tempo anche questa previsione.

Qui c'è il commento che avevo fatto a caldo, mentre il referendum era ancora in corso.


Oggi l'Alta Corte inglese impone il voto del Parlamento per poter effettuare la brexit. Non basta cioè che sia il Governo a decidere, sebbene supportato dal referendum consultivo.

La decisione dell'Alta Corte aiuta il partito del remain, dopo il fuggi fuggi generale, con Farage, ma non solo, dimissionario.

C'è ovviamente l'opposizione formale a questa novità. Il Governo farà ricorso, ma in fondo questa è una boccata di ossigeno per tutti.

Il Parlamento è tutto per il "remain".

Mi pare che la democrazia inglese si sta piano piano italianizzando.

Teniamo famiglia, che senso ha buttare a mare la City e le industrie, visto che già ci facciamo abbondantemente i fatti nostri, tra moneta e concessioni?

Adesso la palla è di nuovo sugli spalti, con buona pace di Schauble che voleva "la lettera" prima delle ferie.

Anzi, adesso, con il terremoto secondo me Renzi negozia per un remain alle sue condizioni...

E considerando che (estremizzando un po') per adesso la sola beneficiaria dell'Unione Europea è stata la Germania direi che va bene così.