domenica 28 aprile 2024

Business difesa



Analizziamo le cause e vediamo se ci sono opportunità interessanti per gli investitori


1) Vladimir #Putin si trova attualmente nel suo massimo apice di potere, con la prospettiva di governare fino al 2030. La macchina mediatico-propagandistica russa ha instillato un clima di mobilitazione bellica e anti-occidentale che non si vedeva dai tempi dell'era sovietica.

2) Recentemente, il presidente francese #Macron ha ribadito a Putin che anche Parigi è una potenza nucleare. Tuttavia, il messaggio sembra essere stato principalmente diretto all'Europa, per serrare i ranghi e creare una industria della difesa europea, cosa che interessa anche la Germania che sta ancora cercando soluzioni per reindirizzare la propria produzione industriale, dopo la perdita delle prospettive di partnership con Russia e #Cina.

3) Inoltre siamo al corrente da tempo della rivalità strategica tra #StatiUniti e #Cina (di questo ho anche trattato nel mio canale YouTube "Finanza Serena").

Il panorama politico è critico ma offre agli investitori opportunità interessanti, che possono essere sfruttate con l'ETF VanEck Defense, che propone una esposizione al settore della difesa.

Oggi esamineremo alcuni aspetti legati a questo investimento, consapevoli che questa analisi non costituisce né un invito né una sollecitazione all'investimento e che vi invito a fare affidamento esclusivamente sulle vostre proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziaria e se essa soddisfa le vostre esigenze. Pertanto la decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a vostro rischio esclusivo.

Come ogni ETF anche questo diversifica gli investimenti e quindi riduce il rischio rispetto ad un investimento su un numero limitato di titoli . Inoltre dalla sua creazione ha generato una performance superiore al mercato azionario più ampio. 

La liquidità poi è un altro punto a favore, poiché essendo quotato su Borse regolamentate, come Milano, consente agli investitori di entrare e uscire con facilità.

Tuttavia, è importante considerare le implicazioni etiche legate alla produzione e alla vendita di armi. Questo settore solleva dubbi morali legati a conflitti e sofferenze umane, che richiedono una seria riflessione da parte degli investitori.

Anche l'impatto ambientale è un aspetto da considerare attentamente. Nonostante alcuni investimenti in tecnologie per la riduzione dell'impatto ambientale, l'industria della difesa può comunque avere un impatto significativo sull'ambiente.

In conclusione, questo ETF è una interessante soluzione per chi cerca esposizione al settore della difesa, i cui budget sono previsti in crescita , ma è fondamentale valutare attentamente rischi e implicazioni etiche prima di investire. 

martedì 23 aprile 2024

Il Giro d'Italia e le Azioni

Sta per iniziare la stagione del ciclismo e voi volete scommettere sul #Giro d’Italia. Potete pensare di fare le vostre scommesse senza avere una classifica generale? Credo di no.

Oggi vedremo come sia possibile fare questo con le azioni. 

Immaginiamo che un ciclista abbia due qualità: la forza nelle gambe e la capacità di tenere la strada, ovvero di non sbandare, di stare nella traiettoria giusta.

Abbiamo due concorrenti: Alfa ha forza 8 e stabilità 7 e beta ha forza 10 ma stabilità 5, quindi anche se ha più forza è più propenso a sbandare. Su chi puntare? É più facile che Beta vinca perché ha più forza? Ma che dire della sua instabilità? Siamo poi sicuri che alla lunga vinca la competizione? O forse potrebbe vincere Alfa che è più regolare?

Se passiamo alle azioni abbiamo la possibilità di fare una operazione simile. Misurare sia la forza sia la capacità di tenuta della traiettoria di ogni singola azione. Poi possiamo fare una classifica.

E’ bene però sapere che nel settore degli investimenti i criteri basati sui prezzi per definire forza e tenuta sono più arbitrari che in fisica.

Adesso vi presenterò una possibilità tra le tante di vedere come era la situazione a fine febbraio.


Vedete che ho messo anche l’indice di riferimento, che è un po’ il baricentro del nostro gruppone ciclistico. 

Se poi prendiamo l’indice FTSEMIB e facciamo uno schemino sui 4 assi cartesiani dove l’indice è il riferimento relativo, cioè il MIB vale 0 le cose risultano ancora più chiare. 



Perché abbiamo a sinistra la zona dove ci sono azioni che hanno reso meno dell’indice e altre, a destra che hanno reso più dell’indice. Poi ci sono azioni che hanno una tenuta di strada maggiore dell’indice e altre, poche, che hanno una tenuta peggiore dell’indice, sotto.

Quali sono le azioni che interessano noi? Dipende dalla nostra strategia. Facciamone una semplice. Vogliamo uno azione che vada più forte dell’indice. Basta spostarci nel quadrante a destra. In evidenza c’è Leonardo. 

Vogliamo invece una  azione che ha perso molto perché riteniamo che abbia finito di prenderle? La troviamo nel quadrante a sinistra. Per es. A2A o ENEL

Vorrei farvi notare alcune cose. Una delle azioni che ha reso di più nel periodo considerato è Leonardo, che è sulla linea del +30% di rendimento e del 6% di volatilità. E dalla parte opposta abbiamo Italgas che ha perso il 10% con una volatilità veramente bassa, meno di quella dell’indice.  

Vedete che c’è anche una linea che passa attraverso la nuvola dei punti? E’ una - chiamiamola - specie di media.  Cosa ci dice questa linea? Che all’aumentare del rendimento aumenta anche la perdita della tenuta di strada. E un po’ come se il ciclista preso dallo sforzo di pedalare non badasse più di tanto all’assetto. 

E questo però crea due problemi. Il primo è che perdere l’assetto potrebbe farlo scendere in classifica del rendimento. Vedete Ferrari? Ha un rischio non lontano da Leonardo ma un rendimento molto minore. Il secondo è che a causa degli scossoni noi che investiamo potremmo farci prendere dallo sconforto e abbandonare la scommessa. 

Un po’ come quando abbiamo una fidanzata molto attraente ma che ci fa uscire matti.

Per questa ragione i professionisti degli investimenti sono sempre molto attenti al rapporto tra il rischio ed il rendimento, o se preferite cercano di selezionare quelle che chiameremo acque chete, quelle che non si fanno notare.


martedì 16 aprile 2024

Tuo padre ha molti immobili? Potresti diventare la vittima delle sue scelte

 


Oggi vi propongo di vedere gli immobili come un problema invece che un investimento ed esamineremo perché potrebbe essere necessario cambiare mentalità per affrontare l'eredità immobiliare che prima o poi ci lasceranno i nostri genitori.

Un mio cliente mi ha raccontato delle notevoli difficoltà che sta affrontando nel tentativo di vendere la casa di suo padre, nonostante sia un attraente immobile situato nella suggestiva campagna astigiana. 

Nel corso degli anni, ha avuto un solo potenziale acquirente, che aveva chiesto uno sconto del 10% durante la trattativa, ma lui gliel’ha negato e di conseguenza la casa è ancora sul mercato.

Alcuni potrebbero chiedersi: ha senso generalizzare il caso? Io ho immobili in città...

Circa due terzi della ricchezza privata italiana è legata agli immobili, una cifra doppia rispetto al debito pubblico. Tuttavia, i tempi cambiano, e dobbiamo esaminare i fattori di lungo periodo che minacciano il tradizionale ruolo delle case come strumento per accumulare e trasmettere ricchezza.

Il fattore demografico è significativo: la domanda di abitazioni era in crescita durante la nostra giovinezza, ma ora il termine "boomers" è associato agli anziani. 

La riduzione della natalità comporta una diminuzione della domanda di case, e i "nuovi italiani" non hanno un reddito sufficiente per supportare la richiesta di abitazioni di qualità. Inoltre l’invecchiamento porta in prospettiva a concentrare le proprietà nelle mani di pochi giovani, creando ciò che definisco sull mio canale YouTube Finanza Serena l’"imbuto immobiliare".

È essenziale poi considerare anche che le nostre abitazioni sono energivore, e dovremo investire notevoli risorse per affrontare la transizione energetica.

Queste criticità da sole non sono sufficienti per giustificare la mia visione pessimistica. È necessario considerare anche la dinamica economica italiana: un paese con dinamiche retributive piatte, tasse orientate prevalentemente sul lavoro e bassa competitività. 

La volontà e la forza politica dei governi sembrano insufficienti a promuovere un cambiamento significativo che riporti l'Italia al ruolo di motore dell'economia europea. Le riforme necessarie sarebbero così impopolari da costituire un suicidio politico per chi le proponesse: tassazione della ricchezza a favore del lavoro, revisione ed efficientamento della Pubblica Amministrazione, creazione di condizioni concorrenziali specialmente nei servizi.

Inoltre la produttività del capitale immobiliare è bassa, e i redditi derivanti sono spesso assorbiti dalle spese di gestione dell’immobile e dalle tasse. 

Quindi lo scenario prospettico è di un calo della domanda a causa della bassa dinamica demografica ed economica, con una dinamica salariale piatta. In queste condizioni giovani a basso reddito erediteranno immobili che generano richieste significative di liquidità e quindi avranno poche opzioni rispetto a vendere rapidamente parte del patrimonio di famiglia, diventato un fardello.

Sebbene le zone rurali saranno le prime a subire queste dinamiche, le città, anche capoluoghi di provincia o regione, delle aree economicamente meno dinamiche, seguiranno lo stesso destino, a meno che l'Italia non subisca una significativa rivitalizzazione.

In conclusione, in modo provocatorio, potrei suggerire che vendere un appartamento in una città di provincia per acquistare un box a Milano o Cortina potrebbe essere una scelta più vantaggiosa.

Occorre quindi organizzarsi per evitare una corsa alla vendita in condizioni emergenziali.

lunedì 1 aprile 2024

Patrimoni: il Paradiso non sarà per sempre


Immaginate di avere ricevuto una cospicua eredità? Sareste contenti immagino. 

E se vi dicessi che invece potrebbe diventare un guaio? 

Oggi la pianificazione dell’eredità non viene considerata importante ma presto le cose potrebbero cambiare.

In Italia per i risparmiatori la vita è stata facile: immobili poco tassati, Titoli di Stato con alti interessi, basse imposte di successione. In queste condizioni accumulare e tramandare un patrimonio non era una missione impossibile. 

Ma oggi il risparmiatore deve fronteggiare uno scenario di opportunità investimento mobiliare molto più complesso di un tempo; gli investimenti immobiliari sono insoddisfacenti per la dinamica dei prezzi, appesantiti da un crescente carico fiscale ma anche dalle avvisaglie della transizione energetica. E - come se non bastasse quanto appena indicato - occorrerà iniziare a focalizzarsi non solo sull’accumulazione, ma anche sulla salvaguardia del patrimonio nel momento in cui lo si tramanderà.

Infatti l'Italia è un paradiso fiscale per le successioni. Ecco pochi numeri che permettono di inquadrare la situazione.

In Italia ci sono franchigie elevate le successioni. Il coniuge e ciascun figlio non pagano imposte sul primo 1 milione ereditato, mentre in Francia si paga dopo i primi 100 mila euro e in Germania dopo i 500 mila per la moglie e meno ancora per gli altri parenti

Aliquote basse: l'aliquota impositiva italiana per le successioni oltre la franchigia è del 4% per il coniuge e i figli, e del 6% per i fratelli e le sorelle. L'aliquota sale all'8% per gli altri eredi.

In Germania le aliquote vanno dal 7% al 30% e in Francia dal 5% al 45%

Possiamo quindi affermare che l’Italia non ha una tassazione successoria allineata con il resto dell’Europa.

A questo aggiungiamo che - non sorprendentemente - il recente report dell'OCSE sui problemi strutturali dell'Italia offre un quadro critico della situazione economica del Paese, sottolineando la necessità di affrontare le sfide, per evitare ulteriori declini e crisi. 

A fronte di una crescita strutturalmente debole da decenni, un altro punto cruciale evidenziato riguarda le finanze pubbliche, con un richiamo alla necessità di affrontare il debito elevato e la necessità di raggiungere obiettivi minimi, come l'eliminazione degli schemi di pensionamento anticipato e l'introduzione di una tassa di solidarietà sulle pensioni calcolate con il sistema retributivo.

l'OCSE infine sottolinea l’esistenza di un'alta ricchezza privata, ovvero l’entità ragguardevole dei nostri patrimoni personali, che sono circa tre volte il debito pubblico, e poiché la transizione verso una economia più moderna ed energeticamente sostenibile non potrà essere fatta con nuovo debito pubblico la soluzione transiterà – sperabilmente in condizioni non emergenziali – anche tramite un riassetto successorio.

A questo punto è legittima la domanda: cosa fare

Naturalmente non esiste una risposta adeguata senza una analisi personalizzata, ma due direzioni possono essere facilmente indicate. 

1) La prima è che i nostri eredi saranno soggetti all’imbuto immobiliare, ovvero per le dinamiche demografiche pochi figli erediteranno le case di molti parenti anziani. Di questo fenomeno ho già ampiamente parlato sul mio canale “finanza serena”. Quindi un programma ragionato di alleggerimento dagli immobili ha un senso.

2) E poi il riassetto dell’imposizione successoria non potrà prescindere da una revisione del trattamento di favore nei confronti dei titoli di Stato.

E appena passate le elezioni di giugno credo che ne sentiremo parlare.