lunedì 31 gennaio 2011

Un titolo... una scommessa. Quasi un insider

In questo periodo ho poco tempo per fare post "lunghi", ma qualche idea mi viene.

Prima di tutto vi segnalo che ne ho in portafoglio, e quindi sono in conflitto di interessi con i lettori, almeno potenzialmente.
Le informazioni le potete trovare anche qui http://it.wikipedia.org/wiki/Telecom_Italia_Media
e le ho prese perché la società naviga in cattive acque. Al momento è sui minimi storici. O fallisce o fa il botto.
Se per caso Berlusconi cade una riforma nel settore media sarà inevitabile e i player concorrenti potrebbero esserne avvantaggiati, o almeno smettere di esserne svantaggiati.

Mi raccomando però. Più di una azione è una opzione, con tutto quello che ne consegue.

PS ovviamente non ho informazioni riservate in merito, e se le avessi non le userei.

mercoledì 26 gennaio 2011

120 mila case invendute



Questa è la notizia


Tempo addietro avevo fatto un post sulle differenze tra immobili e valori mobiliari.

Consiglio di rileggerlo se avete un momento.


Ne riporto un passo solo:
...(per le case)... non si è invogliati a vendere sotto il prezzo di acquisto, nei periodi di crisi, (pertanto) i prezzi anziché calare restano fermi e diminuiscono le transazioni, aiutando ad affermare che il mercato immobiliare “regge” meglio di quello borsistico.

giovedì 20 gennaio 2011

Il doppio dilemma dell'investitore nel 2011

Ho già avuto occasione di segnalare la differenza tra le politiche anticrisi che sono state adottate dall'Europa e dagli Stati Uniti d'America.

In estrema sintesi affermo che su "ispirazione" della Germania la via europea per uscire dalla crisi sta nel risanamento del bilancio pubblico e nel rigore dei conti comunitari; per gli americani invece sta nel rilancio dell'economia, anche a costo di fare ulteriori debiti.

Questo comporta non pochi grattacapi per gli investitori, che devono rispondere ad alcune domande chiave per poter allocare il proprio patrimonio.

Il primo interrogativo che mi porrei è: "I provvedimenti presi permetteranno la crescita mondiale?"

La questione non è da poco, perché una risposta positiva invita all'aumento delle posizioni azionarie.

A questa domanda pare proprio che si possa dare una risposta positiva, il mondo cresce e non solo nei Paesi Emergenti; inoltre le draconiane ristrutturazioni aziendali hanno messo le società in condizioni di fare utili anche in situazioni più difficili di una volta.

Restano tuttavia i crucci sugli shock che i mercati potrebbero dover affrontare. Una o più situazioni difficili (crisi debitorie o politiche) potrebbero riflettersi con repentini mutamenti dell'umore dei mercati, e quindi la volatilità dei listini potrebbe essere elevata per i paesi che hanno meno certezze e più margini di rivalutazione, come i paesi periferici della zona euro.
Ovviamente minori incertezze offriranno minori rendimenti e minore volatilità.


Una seconda domanda potrebbe essere relativa a quale moneta adottare come cuore del proprio portafoglio.

Le recenti dichiarazioni dei cinesi in favore dell'euro sono molto confortanti: sembra proprio che almeno per loro l'Euro non debba scomparire. Lusinghiero se pensiamo che nel maggio scorso le voci davano per spacciata la nostra moneta.

Ma ci sarà da fidarsi? In fondo la diversificazione è il provvedimento basilare di ogni politica di portafoglio, e i cinesi sono proprietari della metà del debito pubblico americano. Pertanto crearsi una alternativa è prudente, ed è un modo per fare politica estera; non solo, è un modo per sostenere la loro economia, che si basa sulla nostra domanda.

D'altra parte ho già sostenuto che se gli americani fanno debiti per rilanciare l'economia non è immaginabile che pensino di mantenere un dollaro forte, è più plausibile che pensino ad una moneta debole e inflazionata.

Conviene allora avere attività in dollari? Probabilmente nel lungo termine no, quindi si potrebbe pensare di escludere un bond lungo americano, ma che dire del mercato azionario americano nel 2011?

Ho l'impressione che quest'anno non avere idee assolute sulle posizioni da prendere potrebbe essere un'idea redditizia.





mercoledì 12 gennaio 2011

4 titoli che rendono il 4% annuo (circa)


Che differenza passa tra chi offre una "dritta" e un professionista che gestisce patrimoni o fa consulenza finanziaria?

A voler essere provocatori direi che il primo fa il figo e il secondo si prende gli improperi.

Mi spiego meglio: in Italia non mi pare ancora molto diffusa la cultura della consulenza, ovvero la condizione mentale del risparmiatore che vede l'investimento come una delle tante cose che dovrà affrontare nella sua vita - come la cura della salute o il rapporto con il fisco - e pertanto sceglie un professionista al quale affidarsi stabilmente.

Il rapporto con il denaro è ancora ad uno stadio eccezionalmente emotivo.

Non ci si fida più delle banche ma si continua ad andarci per ottenere la famosa "consulenza" dall'"amico". Tuttavia si è consapevoli che l'"amico" fa - nella migliore delle ipotesi - ANCHE gli interessi della banca in cui lavora e quindi si fa la tara "ad occhio" ai suoi "consigli".

Immaginatevi se un vostro conoscente vi confessasse che è andato dal medico, e dopo aver sentito il suo parere ha deciso di modificare le cure in base al proprio sentimento. Cosa pensereste di lui? Non credo che lo incoraggereste a fare di testa propria, ma lo esortereste a cercare un altro professionista per un secondo consulto.

In questa situazione di confusione (parlo del pubblico in generale, poichè ci sono lodevoli eccezioni, specie tra i miei clienti) prosperano i venditori di suggestioni. Sono persone che per qualche motivo, dalla necessità di sbarcare il lunario alla necessità di essere osannati offrono consigli sporadici, facendoli cadere dall'alto, come se fossero frutto di studi esoterici o di conoscenze di alto livello.

Ovviamente ogni tanto ci acchiappano e passano anche i loro momenti di gloria.

Gestire o fare consulenza vuol dire ben altro: occorrono metodo e continuità nell'applicarlo. E serve anche l'aiuto del cliente: infatti in un rapporto di lungo periodo spessissimo il cliente si sentirà deluso, perchè ci sarà chi avrà "fatto di più" (salvo il fatto che la verifica puntuale delle affermazioni non è facile).

E' nel novero delle cose che il cliente tenda a guardare nella direzione della luce abbagliante, come una falena.

Il Superenalotto, con le sue vincite iperboliche ne sfrutta perfettamente il meccanismo. La folgorazione della possibile vincita offusca una riflessione sulle probabilità di ottenerla e "tosa" le masse.

Gestire o fare consulenza non vuol dire dare una dritta ogni tanto e gestire le eventuali rimostranze, a frittata fatta, con una frase "ma era evidente che dovevi vendere, anche se non
ci siamo sentiti".

Chi è giunto al fondo della mia tiritera si è meritato una "dritta".

Sono una VERA occasione. Per fare soldi basta comperare e stare un po' attenti.

IT0004506868 UBI CV 2013 5.75% ultimo prezzo 104.43
IT0004547698 CREVAL CV 2013 4,25% ultimo prezzo 99.9
IT0004576606 CARIGE CV 2015 4.75% ultimo prezzo 102.43
e per chi ama il pepe...
PTOTE1OE0019 PORTUGAL 14 4.375% ultimo prezzo 97.52

Magari tra un anno tutto sarà andato bene e qualcuno troverà il modo di essere scontento perché la Borsa avrà fatto faville.

mercoledì 5 gennaio 2011

Le soddisfazioni degli immobili di pregio...

Gli immobili sono come le cucine Scavolini: amatissime dagli italiani.
Ma non è tutto oro quello che riluce. E chi ha pratica lo sa bene.

A due anni di distanza dal post sulle
garanzie psicologiche che offrono i mattoni riprendo il tema riportando un aneddoto fresco di pochi giorni.

In vacanza frequento una cara amica, vicina di casa da sempre, proprietaria di un condominio; regolarmente condivido con lei, che ha vasta esperienza, i miei problemi sui costi e le complicazioni della manutenzione ordinaria degli immobili.

Il 31 dicembre, a mezzogiorno, la vedo affannarsi assieme ad alcuni familiari: si era appena intasata la fogna ed il liquame stava uscendo allegramente dagli scarichi di tutti i sanitari degli appartamenti del piano terreno.

Il disagio è stato prontamente contenuto, ma devo dire che la suspence di quei fuochi artificiali fuori programma ha tenuto proprietaria e inquilini con il fiato sospeso (credo che sia proprio il caso di usare questa allocuzione).

Quella stessa sera, a cena, ho poi appreso sempre da lei che alcuni affittuari sono morosi per svariate decine di migliaia di euro.

Sono rimasto assai sorpreso, non mi aspettavo che ci fossero alcune persone che venissero in vacanza a Courmayeur a credito...