martedì 31 marzo 2015

Diamanti, diamanti

Qualcuno forse si ricorderà dei miei post relativi ai diamanti e alle considerazioni relative alla struttura del mercato. Chi non se li ricordasse li trova comunque qui  qui e qui.

E' notizia di oggi (del sole 24 ore) che la De Beers adotterà regole più severe per ammettere una società ad essere la sua controparte  ovvero essere uno delle poche decine di ammessi agli incontri privati in cui si vende il 90% dei diamanti estratti.

Il "bla bla" ve lo vedete nell'articolo.

A me interessa farvi notare 

1) Le nuove regole creano un collo di bottiglia. Intuirete a favore di chi.
2) "...Abn Amro e Standard Chartered nel frattempo hanno ridotto l’esposizione al settore, considerato troppo rischioso [finanziamento del commercio di diamanti], 
3) "...nell’ultimo trimestre del 2014 i prezzi delle gemme grezze sono diminuiti del 6,9%, il calo più forte da oltre due anni. 
4) "...L’industria soffre anche per la crescente diffusione di diamanti sintetici"

Buona Pasqua investitori in beni rifugio...

mercoledì 25 marzo 2015

La propensione al rischio di Angelina Jolie

E' notizia di questi giorni che Angelina Jolie ha subito un nuovo intervento: questa volta le hanno asportato le ovaie.

Non voglio entrare nel merito della sua scelta, come peraltro avevo già fatto la prima volta che ne avevo parlato.

Anche oggi la cronaca è uno spunto per parlare d'altro.

Direi che la Jolie ha un atteggiamento atipico rispetto al rischio.
E questo fa di lei una buona investitrice in asset rischiosi.

Mi spiego meglio. E' noto che in genere le persone hanno una struttura asimmetrica rispetto al rischio.

Facciamo un piccolo test

Segnatevi le vostre risposte.

Preferite

a) un guadagno certo di 10 o un guadagno possibile al 50% di 20? Ovvero preferite avere subito 10 euro in tasca o lanciare una moneta e se vi va bene guadagnare 20 e se va male non avere nulla?

b) perdere certamente 10 o perdere 20 con una proabilità del 50%? Ovvero preferite perdere subito 10 euro o lanciare una moneta e se vi va male perdete  20 e se va bene non perdete nulla?

Mediamente si preferisce un guadagno inferiore certo e si preferisce una perdita eventuale maggiore.

Si hanno cioè preferenze asimmetriche a seconda che il dominio sia positivo o negativo.

Questa asimmetria è quella che impedisce alla maggioranza delle persone di agire correttamente quando gestisce un portafoglio azionario: si incassano subito i profitti e si lasciano correre le perdite. Esattamente l'opposto di quello che è ragionevole fare.

La Jolie invece ha addirittura un atteggiamento aggressivo in senso inverso: taglia (in senso letterale) le perdite probabili per sperare di continuare a godere dei benefici attuali.

domenica 8 marzo 2015

Vienna, la capitale di Cipro

Buon pomeriggio a tutti.

Continuo con il letimotiv di questo periodo.

E' pericoloso approfittare di occasioni di investimento che offrono rendimenti attraenti senza mostrare chiaramente il rischio che si corre.

Così se da un lato continuo a rimandare il sequel di "attenzione al cedolone" dall'altro vi segnalo una notizia che ha una discreta importanza.

Temo che per rilevanza sia simile a quella - data con un anno di anticipo sui fatti - relativa al default di un bond della Carige.

Ecco la notizia:

L'Austria - in forza di una direttiva europea - ha deciso di non salvare una "banca pattumiera" (tecnicamente "bad bank") che conteneva i crediti incagliati della Hypo Alpe Adria Bank.
Cos'era successo? La banca HAAB che andava così male che per salvarla è stata creata una banca-discarica per contenere i suoi crediti farlocchi.

Questa bad bank era stata creata con un intervento del governo Austriaco, e i soldi necessari per comperare i crediti incagliati erano in parte stati raccolti con emissioni obbligazionarie.

Le obbligazioni erano poi state vendute a mezzo mondo: da Pimco a Deutsche Bank ed UBS per esempio.

E cosa è successo di recente? Che il governo austriaco ha deciso di lasciar fallire la  bad bank in forza di una direttiva europea che permette di far pagare non solo gli azionisti ma anche gli obbligazionisti in caso di problemi.

Insomma si tratta del "modello Cipro" in azione.

D'altra parte l'alternativa sarebbe stata presentare il conto ai contribuenti austriaci. E in questi tempi di spending rewiew evidentemente il governo ha deciso di lasciar perdere.

Domandatevi dunque: visto che i Titoli di Stato rendono 0 (o giù di lì) da dove derivano i rendimenti del fondo /titolo High Yield che mi stanno presentando? Perchè mi pagano? Non sarò mica la "presa di terra" di qualcuno?

E adesso facciamoci una nuova domanda.
Si parla di fare una "bad bank" italiana.
Questa farà le stesse cose di quella austriaca.

E voi (visto il bilancio pubblico italiano) sareste disposti a comperare i suoi bond visto che renderanno così bene?

martedì 3 marzo 2015

Perchè l'Ucraina non è più un problema per i mercati finanziari

Un anno fa scrivevo che l'Ucraina era andata.

Adesso scrivo che non è più un grosso problema.

Il ragionamento che segue è molto semplicistico(!).

Il disappunto dei russi, se vogliamo definirlo così, derivava dal fatto che c'è sempre stato un flusso di merci ucraine verso il loro mercato interno. I prezzi erano molto, molto ridotti ed il volume totale era circa un paio di mld di euro all'anno.

Se l'Ucraina avesse cambiato orbita - oltre allo scorno politico - questo flusso si sarebbe inaridito, con gravi conseguenze per il governo.

Quindi secondo la migliore tradizione c'è stato un colpo di mano.
Il pretesto per l'intervento è stato generato da una eredità del sistema sovietico.

In epoca sovietica i quadri degli impianti industriali - anche fuori della Russia propriamente detta - erano russi. Questo era necessario per garantire una certa omogeneità qualitativa (!) e fedeltà.

Quindi, nel tempo, si sono generate molte grandi comunità russofone fuori dai confini russi. E il pretesto (o la necessità effettiva) di tutelarle ha permesso alla Russia di esercitare pressioni anche militari molto forti sui suoi vicini ex sovietici.

C'erano dunque obiettivi contrastanti tra i contendenti. Quello irrinunciabile da parte occidentale era di portare l'Ucraina nell'orbita europea mentre da parte russa l'obiettivo minimale era di assicurare la continuità del flusso di merci.

Per evitare una guerra era necessario che nessuno perdesse troppo la faccia e che ciascuno ottenesse il minimo di quanto voleva.

Non è quindi un caso che gli ucraini abbiano perso il nodo di Debaltzevo dopo la tesissima riunione franco russo tedesca, dove probabilmente il punto peggiore è stato calmare gli ucraini e i filorussi.

Così era necessario che la linea di confine salvaguardasse entrambi gli obiettivi delle potenze in gioco. Quindi doveva includere nel territorio ad influenza russa anche la sola strada che congiunge le due aree industriali occupate inizialmente. Il solo possesso delle aree industriali non sarebbe stato soddisfacente. 

Una volta preso il nodo stradale di Debaltzevo - sacrificando alla realpolitik la vita di alcune decine di ragazzi - tutto è andato a posto.

Chi ha perso molto sono stati gli ucraini ed in particolare Poroscenco, che era formalmente appoggiato dagli occidentali, che di certo non erano desiderosi di assisterlo in una escalation militare. Quindi immagino si sia sentito dire: "Ringraza il Cielo che la maggior parte del tuo Paese potrà entrare nell'orbita europea".

I vicini dei russi sono tutti ovviamente preoccupati perchè è palese che con questa Russia si può solo negoziare da posizioni di forza. E questo è probabilmente un danno grave nel lungo termine per la diplomazia russa.

PS Mariupol e bla bla vari saranno aggiustamenti...

Il Cepu come giustificazione per togliere tutte le pensioni ai politici

In realtà sono molti giorni che dovrei trovare la voglia di scrivere un articolo che è la continuazione di "attenzione al cedolone": l'analisi di una serie di strumenti di BNP Paribas che sono stati emessi in questi giorni, e che sono perfettamente didascalici di quanto intendevo in quel post.

Tuttavia per decenza dovrei almeno scorrere il prospetto informativo, anche se è pacifico che sia Adamo che Eva non avessero bisogno di un atlante degli animali per riconoscere un serpente.

Ma proprio non ne ho voglia di smazzarmi quel bolo immondo.

Così - fulminato sulla via... Cavour - per evitare di lasciar passare troppo tempo vi proprongo provocazione.

Chi è uno speculatore? Una persona che vede una inefficienza e si organizza per trarne profitto.

La brava massaia vede due banchi che vendono i fagiolini allo stesso prezzo e acquista dove sono più freschi, ovvero sfrutta una asimmetria informativa generata dalla sua esperienza.

Tutti hanno fatto il pieno il giorno prima che aumentasse la benzina,anche in questo caso c'è un utilizzo di una informazione a fini di lucro.


Oggi ho visto un cartellone pubblicitario, anzi più di uno: il Cepu insegna, aiuta a pianificare gli esami, offre agli studenti un metodo.

La struttura del Cepu è ampia: non si tratta di una organizzazione estemporanea ma di una struttura articolata. E' a tutti gli effetti una grande azienda di servizi

Un imprenditore ha intuito una situazione e si è attrezzato per soddisfare questa domanda di educazione.

Ok ma allora le scuole medie a cosa servono? A far crescere i ragazzi fino a quando non sono pronti per andare alla Cepu?

Mi direte ma gli "asini" ci sono sempre stati. Vero ma (leggo dal sito) Cepu ha 120 centri in tutta italia. Costi fissi mica da ridere. Chi investirebbe così tanto senza una ragionevole aspettativa di vedere un ritorno stabile nel tempo  sull'investimento?

Ora, è facile buttare tutta la croce addosso ai professori. Certo ce ne sono di mediocri, ma in un guazzabuglio dove il bravo viene trattato come il fagnano solo pochi hanno la forza di mantenere la schiena dritta. E poi per cosa?

Per sentire i genitori che - se il figlio prende un votaccio - se la prendono con loro e fanno ricorso al TAR o gli tagliano le gomme?

Così dall'asilo all'università lo studente la cui formazione è avvenuta o in una scuola che non lo ha formato o al Cepu arriva in caduta libera nella società degli adulti. E così si leggono titoli di questa forza: "Ragazzo di 32 anni accoltella la fidanzata che lo ha lasciato..."

32 anni? Ragazzo?

Ascoltavo un "ragazzo" che è AD di una Autorità di un paese balcanico. Determinato e proattivo. La fame evidentemente rende tosti. Loro, i cinesi e gli indiani ci faranno a fette senza neanche accorgersi che ci sono passati dentro. 

Come diceva Conte in una sua canzone "era un mondo adulto: si sbagliava da professionisti"