martedì 3 marzo 2015

Perchè l'Ucraina non è più un problema per i mercati finanziari

Un anno fa scrivevo che l'Ucraina era andata.

Adesso scrivo che non è più un grosso problema.

Il ragionamento che segue è molto semplicistico(!).

Il disappunto dei russi, se vogliamo definirlo così, derivava dal fatto che c'è sempre stato un flusso di merci ucraine verso il loro mercato interno. I prezzi erano molto, molto ridotti ed il volume totale era circa un paio di mld di euro all'anno.

Se l'Ucraina avesse cambiato orbita - oltre allo scorno politico - questo flusso si sarebbe inaridito, con gravi conseguenze per il governo.

Quindi secondo la migliore tradizione c'è stato un colpo di mano.
Il pretesto per l'intervento è stato generato da una eredità del sistema sovietico.

In epoca sovietica i quadri degli impianti industriali - anche fuori della Russia propriamente detta - erano russi. Questo era necessario per garantire una certa omogeneità qualitativa (!) e fedeltà.

Quindi, nel tempo, si sono generate molte grandi comunità russofone fuori dai confini russi. E il pretesto (o la necessità effettiva) di tutelarle ha permesso alla Russia di esercitare pressioni anche militari molto forti sui suoi vicini ex sovietici.

C'erano dunque obiettivi contrastanti tra i contendenti. Quello irrinunciabile da parte occidentale era di portare l'Ucraina nell'orbita europea mentre da parte russa l'obiettivo minimale era di assicurare la continuità del flusso di merci.

Per evitare una guerra era necessario che nessuno perdesse troppo la faccia e che ciascuno ottenesse il minimo di quanto voleva.

Non è quindi un caso che gli ucraini abbiano perso il nodo di Debaltzevo dopo la tesissima riunione franco russo tedesca, dove probabilmente il punto peggiore è stato calmare gli ucraini e i filorussi.

Così era necessario che la linea di confine salvaguardasse entrambi gli obiettivi delle potenze in gioco. Quindi doveva includere nel territorio ad influenza russa anche la sola strada che congiunge le due aree industriali occupate inizialmente. Il solo possesso delle aree industriali non sarebbe stato soddisfacente. 

Una volta preso il nodo stradale di Debaltzevo - sacrificando alla realpolitik la vita di alcune decine di ragazzi - tutto è andato a posto.

Chi ha perso molto sono stati gli ucraini ed in particolare Poroscenco, che era formalmente appoggiato dagli occidentali, che di certo non erano desiderosi di assisterlo in una escalation militare. Quindi immagino si sia sentito dire: "Ringraza il Cielo che la maggior parte del tuo Paese potrà entrare nell'orbita europea".

I vicini dei russi sono tutti ovviamente preoccupati perchè è palese che con questa Russia si può solo negoziare da posizioni di forza. E questo è probabilmente un danno grave nel lungo termine per la diplomazia russa.

PS Mariupol e bla bla vari saranno aggiustamenti...

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