Questo intervento è un po’ tecnico ma vi prego di sopportarlo perché è propedeutico a quello che scriverò per l’Epifania, dove tratterò delle prospettive per il 2022.
Oggi cercherò di spiegare in modo semplice cosa sono le azioni growth e value e perché ci interessano e inoltre cercherò di tracciare un parallelo tra queste due categorie di azioni e le due categorie dei bond che possono essere lunghi o corti.
inoltre qui ci sono dei link a video di approfondimento
https://www.youtube.com/watch?v=jJME9WAIUC4&t=0shttps://www.youtube.com/watch?v=-dGbiImaJmghttps://www.youtube.com/watch?v=Lb3p2GPP24I&t=0shttps://www.youtube.com/watch?v=4gddF7sd4Io&t=0s
Se in medicina ci sono settori e specializzazioni perché non dovrebbe essere lo stesso con gli investimenti? Pensate di potervi far servire in modo professionale da un generico?
Il mio portafoglio oscilla! ovvero far diventare marinaio un alpinista.
Per l’investitore italiano le oscillazioni del patrimonio sono sgradevoli così come lo è per un montanaro andare in barca, e credetemi sulla mia parola di valdostano onorario.
Questo perché - per generazioni - con i bot ci siamo sempre abituati a vedere il capitale solo salire.
In altre parti del mondo invece le oscillazioni del proprio investimento sono un fatto normale. Proprio come per la gente di mare che trova un lieve movimento quelle che per noi sono oscillazioni terribili.
Sebbene quasi tutti i clienti aprano il colloquio chiedendo “quanto rende?” - in realtà il rendimento non è il criterio decisionale principale di un investimento.
Se vi dicessi che posso farvi investire con ritorni del 70% all’anno probabilmente rifiutereste la mia proposta perché avreste il dubbio di restare invischiati in qualche giro poco pulito che potrebbe minare la vostra tranquillità.
Ma - anche scendendo ad un livello 10 volte minore – vi dicessi che c’è la possibilità di guadagnare il 7%, di nuovo, iniziereste a pensare “quel rendimento vale la mia tranquillità?”.
Probabilmente ascoltereste la mia proposta e - dopo aver raccolto le notizie che vi interessano - mi direste “ci penso” e andreste a chiedere al vostro amico in banca se ha qualcosa del genere. E se trovaste qualcosa che rende il 5,5% anziché il 7% allora comprereste da lui.
Forse ritornereste da me solo se il vostro amico vi offrisse il 3%, sempre che però non vi abbia detto “eh, ma se offrono quella cifra c’è sotto qualcosa, meglio non rischiare”.
Però non è infrequente il caso in cui il prodotto che rende il 7% e quello che rende il 5,5% siano lo stesso prodotto. Solo che chi offre il 7 fa una politica commerciale differente.
Notate che l’1,5% all’anno in 10 anni fa il 15%: soldi che non guadagnerete
Oggi si verifica una situazione paradossale: il tuo amico ti telefona per dirti di investire in modo sostenibile, ti invita magari ad una conferenza sugli investimenti sostenibili tramite i famosi fondi ESG e poi ti offre uno strumento meno sostenibile per i tuoi interessi personali.
Tu hai interesse a fare investimenti sostenibili per il pianeta MA anche per te, e questo obiettivo si può fare con una buona consulenza e con gli ETF.
il concetto di salone implica l’esposizione di oggetti, come per il salone del libro o della nautica. Ma questo modo di pensare per il risparmio è quello di 30 o 40 anni fa.
Nella prima puntata abbiamo visto quali sono le scommesse che accetta chi richiede un mutuo, ma anche perché quando si alzano i tassi i portafogli finanziari in genere calano vi prezzo.
In questa seconda puntata possiamo vedere più a fondo cosa è successo nella crisi bancaria del 2009 e come mai questa crisi era legata ai mutui.
Molti sapranno che oggi i tassi sono bassi. Questo ha due conseguenze. I bot non rendono nulla e i mutui costano poco. E quando una cosa costa poco c’è un aumento della domanda. Ma che legame c’è tra i mutui e gli investimenti?
Per vedere il video cliccate qui https://youtu.be/15jby2LRAe4
Il private equity è una Tecnica di investimento consistente nel finanziare una società non quotata in Borsa ma dotata di elevate potenzialità di crescita, per poi disinvestire con lo scopo di ottenere plusvalenze dalla vendita della partecipazione azionaria.
Prendo spunto dall’anniversario di morte di Popper (17/9/1994) che quasi coincide con le affermazioni di due star della comunicazione, anche se poi - per brevità - mi soffermerò solo sulla Palombelli.
Popper, una cinquantina di anni fa, sosteneva che chi avesse fatto televisione avrebbe dovuto munirsi di una sorta di "patentino" che certificasse di avere acquisito la consapevolezza del proprio ruolo di educatore. Notate bene che però parlava di “organi di autogoverno”, “come avviene per i medici”.
Cosa ha detto la Palombelli, parlando di femminicidio, a Forum?
“...A volte però è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente di testa, completamente obnubilati, oppure c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farcela per forza, perché dobbiamo, in questa sede soprattutto che è un tribunale, esaminare tutte le ipotesi.”
Il corto circuito mi pare evidente: da tempo sia la televisione sia - a maggior ragione - i social non permettono più una agevole distinzione tra "informazione e analisi" versus "intrattenimento".
Si produce così un flusso, un melange fecale, che ai lettori meno smaliziati, la massa, pare essere informazione, mentre in realtà è intrattenimento.
Si producono così notizioidi. Sembrano notizie / opinioni fondate, ma non lo sono. Tuttavia, ripeto, la massa degli utenti non è adeguatamente attrezzata per riconoscerli come tali.
Che questo andazzo sia, oltre che una pandemia, un fenomeno tollerato e desiderato “ai piani alti”, viene ben rappresentato dall’ascesa di Giacobbo, che, da onesto badilante catodico, diventa vicedirettore di Rai 2 sulla scia di una trasmissione come “Voyager”
Se si indossano questi occhiali intellettuali ci si rende immediatamente conto del perché una riflessione non insensata “a priori” come quella della Palombelli abbia creato scandalo: si è scandalizzato chi ha ritenuto Forum un programma di intrattenimento e non di informazione o riflessione. In quest’ottica sarebbe stato sicuramente più opportuno stigmatizzare un simile evento. Tuttavia la Palombelli, come quasi tutti i suoi colleghi, cavalca questa ambiguità, questo voler stare a cavallo tra il serio ed il faceto.
Questa stessa cornice di ambiguità permea oramai l’intierezza del sistema mediatico e le dottrine politico militari sia russa che cinese ne approfittano largamente da almeno 10 anni, in modo massiccio.
La velleità occidentale di non voler rinunciare a nulla è in ultima analisi lo stigma della nostra decadenza. Noi vogliamo solo la parte positiva di ogni equazione. Vogliamo essere informati senza annoiarci, vogliamo mangiare senza ingrassare, vogliamo consumare senza limiti.
“gli altri” si prendano la parte negativa, non noi. Noi abbiamo il diritto di desiderare ed ottenere tutto. E chi ci nega questo "diritto" è un mascalzone.
Inutile dire che questo assunto capovolge la summa del pensiero popperiano e ci si ritorcerà contro.
Per vedere il video clicca qui https://youtu.be/XVusf1KK4kU
Avete mai cambiato un paio di occhiali? I primi giorni specie se siete passati alle lenti multifocali avete la sensazione di vivere su una barca. Solo dopo un po’ ricominciate a fare una vita normale.
Quello che capita con gli occhiali capita anche con gli investimenti.
Adesso abbiamo cambiato occhiali - per necessità – e dobbiamo prendere le misure per vivere in questa nuova realtà. Quello che prima ci pareva pericoloso, nel tempo ci dovrà apparire normale, e viceversa.
Per vedere il video clicca qui https://youtu.be/PO0ZJXEZzb0
Quante volte abbiamo sentito dire: “oggi l’indice FTSEMIB della Borsa di Milano ha fatto +0,5%”.
Intuitivamente capiamo che è una cosa buona anche perché ogni tanto i giornali titolano Oggi l’indice di borsa ha fatto -3% e sono stati bruciati x miliardi di euro.
Ma forse avrete sperimentato che a volte il mercato sale mentre e il vostro portafoglio fa il contrario. E viceversa. Perchè?
In fondo diventare saggi vuol dire imparare che - se il cervello istintivo ci dà il via libera - è il caso di stare in guardia, e per contro, è proprio quando non abbiamo il semaforo verde che dobbiamo imporci di esplorare le opportunità che si celano lì intorno.
La prima cosa da capire non è se fare o no un pac ma quale sia il mercato giusto sul quale investire, sia in base alle esigenze del cliente che alle prospettive del mercato. Se si sceglie un mercato che sta fermo, ci si incarta, pac o non pac. Quindi la prima questione non è come è funziona un pac ma sapere dove investire.
Il decumulo è un pac breve con l’aggravante che il fondo a decumulo potrebbe avere alte commissioni di gestione, tipiche di un fondo azionario, ma che in realtà in questo caso servono per gestire una massa obbligazionaria molto importante.
Il bottegaio parla di prodotti, mentre il consulente indaga sui vostri problemi e poi vi propone una strategia per migliorare la vostra condizione attuale.
Le modalità tecniche di intervento non sono il cuore del problema del cliente. Anzi la modalità di intervento quasi non deve interessarvi.
Che per gli amanti della liquidità siano tempi duri è noto.
Se per anni siamo andati alla ricerca di un conto o di un deposito a breve che rendesse, adesso anche i più sagaci hanno accettato che i soldi sul conto non rendano nulla.
Ma non basta: la BCE da tempo - oltre ad avere portato i tassi delle obbligazioni in territorio negativo - applica alle banche stesse un tasso negativo sui depositi di liquidità e - in molti paesi europei, da tempo - le banche ribaltano questo costo sui clienti.
Siamo quindi in attesa che anche in italia tutti gli istituti applichino un tasso negativo ai depositi bancari.
Insomma la liquidità oggi più che mai è un costo certo.
La sola mossa razionale che si può fare è limitare la perdita e scegliere in base alle proprie esigenze.
Durante i recenti lock down, alcuni – ed io sono tra questi - si sono dedicati alla pizza.Come me avranno visto decine di video su youtube e poi fatto esperimenti di impasto e lievitazione. Saranno diventati esperti di forza della farina, di processi di lisi delle proteine, di maturazione e poi di cottura. Molti alla fine avranno sperimentato che il risultato ottenuto,- alla faccia di quello che ci avevano detto nei video - non era identico a quello della pizzeria. Vuoi perché il forno non era quello giusto, vuoi perché le materie prime non erano quelle indicate, vuoi perché ci vuole un po’ di esperienza anche solo a stendere la pizza...Così oggi, dopo il lock down, quando voglio mangiare una ottima pizza vado in una buona pizzeria, dove posso scegliere tra almeno una trentina di gusti differenti. E la pizza è sempre al massimo livello. Adesso se togliamo la parola pizza e mettiamo la parola investimenti vi propongo di ripetere il ragionamento.
Non sono contrario al fatto che i gestori di fondi siano remunerati adeguatamente, tuttavia sostengo anche che le condizioni contrattuali devono essere trasparenti. E talvolta la trasparenza non è elevatissima.
Oggi quindi ci addentreremo un pochino nei meccanismi contrattuali usati per remunerare i gestori dei fondi e proveremo a svelare alcuni meccanismi, sempre semplificando molto perché la materia è complessa.
Ecco perché gli investitori hanno paura che sui mercati arrivi un “cigno nero”
Mentre il Vix invita a dormire sonni tranquilli un altro parametro (Skew) racconta uno scenario opposto: cresce chi acquista assicurazioni che proteggono da scenari estremi
di Vito Lops
Vito Lops è un ottimo giornalista, e sappiamo bene che i titoli non sono mai scelti dai giornalisti. Quindi mi permetto di prenderlo amabilmente un po' in giro.
Questa è la risposta che ho dato all'amico.
Ciao! ho scorso l'articolo: è un classico helzapoppiniano. Mette dentro il vix e lo skew, poi l’inflazione, il tapering e i rischi geopolitici...
Non voglio essere da meno! Una catastrofe non la escludo a priori neppure io: potrebbero arrivare le cavallette, gli alieni, la variante del covid che ci trasforma in zombie...
Al di là della battuta una breve ricognizione sui contenuti.
Il vix riguarda - anche lui - le opzioni sullo SP500, mentre nell'articolo dice che riguarda lo SP500.
Lo skew - come il vix - riguarda le opzioni sullo SP500, ma quelle "distanti" dai prezzi (out of the money).
Quindi sono indici cugini. Quello a breve è piatto quello a lungo è mosso.
Il che potrebbe voler dire che gli operatori oggi sono tranquilli ma temono che tra alcuni mesi possa capitare qualcosa. Normale essere preoccupati se oggi le cose vanno bene (e viceversa).
Cosa potrebbe capitare? Per i giornalisti ovviamente il “cigno nero”, assunto come icona di qualsiasi catastrofe immaginabile e non.
I mercati assomigliano ad un giroscopio: assorbono le botte e si riassestano. In senso stretto il cigno nero è un colpo esiziale che rompe il giroscopio. Come la sconfitta di Cartagine per i Cartaginesi (citata da Taleb nel suo libro più noto)*.
Quindi il cigno nero è qualcosa di differente da un evento profondamente traumatico, come per es. l’11 settembre.
Se guardi un grafico della Borsa del periodo 2000 -2003 puoi tranquillamente togliere il periodo di settembre ottobre 2001 e non togliere nulla all’informazione complessiva di una economia declinante. Ma se chiedi a chiunque se l’11 settembre era un cigno nero ti dirà di sì. Ma non è vero.
Il solo cigno nero che posso concepire per oggi è il fallimento delle politiche economiche che possano sostenere la ripresa.
Ma occorre tenere presente che
a) Ci stiamo giocando la ripresa mondiale: tutte le banche centrali vogliono questa ripresa.
Sui mercati potrà quindi capitare e capiterà come sempre qualsiasi cosa: anche delle flessioni molto severe, ma il trend è “necessariamente” in rialzo per volontà politica. Anche la Lagarde è stata molto chiara ieri quando le tiravano la giacchetta chiedendo implicitamente se aumenterà o diminuirà gli acquisti di titoli: “dont ask me about the future”, detta altrimenti: “faremo come ci pare” [per far salire l‘economia].
b) E’ nella natura dei mercati avere dei momenti di discesa e tradizionalmente le discese più impetuose avvengono nelle fasi di salita (e viceversa). E sono quelli i momenti nei quali chi chi lavora sulle opzioni può guadagnare molto. Quindi nessuno stupore su una elevata attività sulle opzioni lontane.
La volatilità Skew cui si fa riferimento nell’articolo potrebbe essere elevata perché ho l’impressione (per essere sicuro dovrei fare delle verifiche) che stimare il valore di una opzione deep out of the money oggi ha delle oggettive difficoltà tecniche e la distanza di stima tra chi compra e chi vende è elevata, che alla fine è segno di grande incertezza.
Quindi un classico articolo che dice che potrebbe capitare di tutto. E stiamo certi che capiterà... Ma su un trend rialzista.
*Taleb è noto nella comunità finanziaria per un libro molto complesso, di 600 pagine, dove parla di hedging dinamico con le opzioni. In sostanza dice che comprando opzioni put “deep out of the money” in caso di un fugace e profondo ribasso si fanno pacchi di soldi. ( La tecnicalità la evito ma se vuoi possiamo approfondire). E’ una strategia che fa rischiare poco ma è molto dolorosa psicologicamente, per chi la fa, perché magari stai un anno o due solo a perdere e poi guadagni di colpo una fortuna.
Parliamo di performance fee, che spesso non è compresa con chiarezza dall'investitore medio.
Ma cosa è una commissione di performance?
Si stabilisce un obiettivo e se il gestore lo supera ha diritto ad un premio.
Sembra una soluzione interessante e ragionevole e per giustificarla vi viene detto che chi riceve un premio legato alla prestazione è più motivato a raggiungere il risultato.
L'argomentazione contraria invece in genere viene omessa. E cioè il gestore potrebbe correre dei rischi non necessari con i miei soldi per guadagnare Il premio.
Vi ricordate certamente la frase del Marche del Grillo. “Io so io e voi non siete un...”
Questa frase si applica benissimo a chi vuole investire in CFD e ovviamente non è la parte del marchese quella che gli tocca..
Anzitutto vi consiglio di vedere il recente servizio di Rai News sui cfd. Metto il link nelle note.
Ma cosa sono i CFD? Sono contratti derivati negoziati su un mercato privato.
Già solo questa premessa - che però è un po’ tecnica - dovrebbe far passare ogni fantasia.
I derivati sono oggetti difficili da maneggiare, già quando si opera sui mercati regolamentati. E se a questo si aggiunge che la negoziazione avviene privatamente, dove da una parte c’è una società specializzarta e dall’altra ci siete voi…
Ma come funzionano i CDF? Come nelle corse dei cavalli. Si punta sul movimento di un titolo, valuta o una materia prima: se il prezzo va nella direzione che avete scelto (al rialzo o al ribasso) guadagnate, altrimenti perdete.
A volte si confonde l’accessibilità con la facilità.
Poiché è facile accedere al mercato finanziario ci si avventura a scegliere azioni od obbligazioni e si inizia a pacioccare.
Per un po’ può anche andare bene ma alla fine il rischio che si è inconsapevolmente corso si presenta. Perché il rischio i principianti lo vedono solo quando è troppo tardi.
E chi volesse sapere perché ho usato questo titolo strambo mi contatti!
Vi siete mai chiesti perché le banche non fanno pagare commissioni per pagare le bollette della luce e del telefono? Perché sono buone? No. Perché hanno cambiato pelle.
Oggi mi accingo ad esamimare con voi questi due aspetti. 1) Una azienda di investimenti grande è più sicura di una azienda più piccola?
2) Se l’azienda che vi gestisce fa più utili di un'altra voi clienti siete avvantaggiati?
Oggi provo ad esporre alcune riflessioni su perché la finanza e gli investimenti siano una materia complessa anche per persone in gamba. Mi piacerebbe molto se mi faceste sapere cosa ne pensate e se avete qualche altra considerazione da aggiungere
A chi non sa cosa siano gli ETF posso dire - in due parole - che sono fondi comuni che a differenza degli altri che già conoscete e che comprate tramite il vostro amico questi ve li potete comprare da soli in Borsa.
Essere investitori adulti vuol dire non comperare d’impulso il primo oggetto che ci sembra bello. E il problema non è trovare uno strumento per investire su un certo mercato, ma trovare il mercato sul quale investire.
Hai mai ricevuto una comunicazione dove ti veniva proposto un investimento finanziario? Una telefonata, piuttosto che una mail? "Volevo avvertirla che c’è proprio questa occasione fatta apposta per lei..."
Punto sui mercati finanziari - Primo trimestre 2021:
Analisi di scenario, prospettive e previsioni.
Incontreremo Filippo Ramigni, analista finanziario specializzato in Analisi Tecnica.
L’A.T. e l’Analisi Fondamentale sono due differenti discipline che in Giotto Cellino usiamo per erogare i nostri servizi di consulenza e per gestire i portafogli dei nostri clienti.
Mentre l’analisi tecnica studia il movimento dei prezzi passati per effettuare previsioni sui prezzi futuri, l’analisi fondamentale studia i bilanci delle aziende e degli Stati per capire quali titoli o indici siano sottovalutati o sopravvalutati.
Il nostro analista tecnico, ospite anche di importanti giornali e televisioni ci parlerà di come è trascorso il primo trimestre dell’anno e ci metterà al corrente delle sue previsioni - su alcuni titoli e indici - per le settimane a venire.
Recentemente è stata fatta la classifica dell'utilizzo dei vaccini (vaccini fatti/vaccini consegnati). Come tutte le classifiche questo ha scatenato commenti di ogni tipo, anche ragionamenti da tifoserie.
Ci potrebbe però essere almeno un altro modo di guardare i dati.
Siamo stati cacciati dal paradiso terrestre dei BOT e adesso dobbiamo investire con il sudore della fronte. Anche noi, come novelli personaggi biblici, per gestire correttamente i nostri investimenti, dobbiamo abbandonare la terra e gli usi dei nostri padri e cambiare i criteri con i quali decidiamo come muoverci sul mercato.
Una persona terrorizzata dal tenere la testa sott’acqua deve quindi per forza restare attaccata allo scoglio o al salvagente, perché non ha altre opzioni. Queste persone non godranno mai del mare o della piscina fino in fondo.
Dove si formano la domanda e l’offerta? Sul mercato. Questo lo “sappiamo” anche se non abbiamo una idea precisa di dove o cosa sia il mercato. Quindi domandiamoci: “Ma cosa è un mercato?” e “Cosa succede sul mercato se riesco a controllare la domanda o l’offerta?”