domenica 28 settembre 2014

I vulcanelli, gli hedge fund ed i cigni neri

Buongiorno a tutti.

Un post semplice ma spero non troppo banale, tiranno il tempo, come sempre.

E' notizia di ieri che un vulcanello ha ucciso due bambini.

Drammatico notare come il padre fosse animato da eccellenti intenzioni: per il compleanno del maggiore, non aveva portato i figli al mare o allo stadio, ma in un luogo di istruzione...

Vedremo come la Magistratura tratterà il caso.

Immagino che la linea difensiva delle persone chiamate a rispondere della morte di quei bambini sarà relativa all'impossibilità di prevedere un simile catastrofico evento, mai occorso a memoria d'uomo e quindi imprevedibile.

Ci sono alcuni punti su cui riflettere in merito.

1) L'occorrenza di una simile tragedia e quindi il ricorso alla memoria storica è fallace. L'evento non è funzione della semplice attività geologica, ma anche dell'attività turistica.

L'evento osservato è il frutto di due casualità: una geologica ed una sociale. Questa combinazione rende l'evento rarissimo.

Se l'evento geologico fosse avvenuto di notte o anni addietro, quando non c'era turismo di massa (o una rete di rilevamento dei fenomeni), un evento di grande magnitudo facilmente non sarebbe stato registrato. Quindi probabilmente non sarebbe ricaduto nelle statistiche che servono per stabilire il valore della distanza di sicurezza.


2) Il valore massimo osservato di un evento è il massimo valore possibile?

Scusate il gioco di parole, ma questo è il punto.

Possiamo immaginare una tabella compilata con le osservazioni statisticamente fondate delle esplosioni dei vulcanelli negli ultimi n anni.

L'intensità avrà un valore minimo ed uno massimo.

Ma il valore massimo osservato è una ragionevole distanza di sicurezza?

Non è possibile dirlo senza fare un conteggio.

Se molti sanno che esiste un oggetto che si chiama media aritmetica molte meno persone sanno che esistono anche misure della dispersione dei dati attorno alla media.

Una di queste misure ha come sigla la lettera greca sigma.

Facilmente vi ci siete imbattuti anche voi almeno una volta. Quando leggete una misurazione potete leggere per es. "questo sacchetto pesa : 10 grammi più o meno 1" quell'1 è il valore del sigma. 


La notizia importante è che (a determinate condizioni) non è possibile che esista un evento che valga 10 più o meno 3.

In altre parole il peso minimo del sacchetto potrà essere 7 ed il peso massimo 13.

E sarà già un caso più che raro, perchè la maggioranza dei sacchetti peserà tra i 9 e gli 11 grammi e qualche sacchetto peserà 8 o 12 grammi.

Tornando al vulcanello, quindi non è possibile senza fare dei calcoli dire se l'evento era realmente imprevedibile. La memoria d'uomo non basta.


Cosa ha a che fare questo con gli hedge fund?

L'assunto base del mio ragionamento è che il fenomeno dei vulcanelli si comporti secondo un certo modello che fu studiato sistematicamente da Gauss.

Questo modello oggi viene applicato diffusamente anche "stiracchiandolo" perchè è molto comodo da usare.

Così a volte le strategie di investimento degli hedge fund - ma non solo - sono calcolate con formule che si basano sull'assunto questionabile che i fenomeni osservati sono assimilabili a quelli studiati da Gauss.

Il punto è che la finanza non è un fenomeno naturale ma sociale. Quindi questa regola non è applicabile con leggerezza. Ovvero funziona fino a quando funziona. Poi dopo ci sono i casi limite... e questi sono abbastanza frequenti ed esiziali. I famosi cigni neri.

Un caso celeberrimo di cigno nero è avvenuto quando è fallito il fondo LTCM che aveva tra i fondatori due premi Nobel.

Se non ci fosse stato un deciso e competente intervento delle autorità di vigilanza mondiali avrebbe comportato molti più danni di 10 Cernobil e Fukushima.

Ma si sa la gente non percepisce il rischio, fino a quando non ce l'ha sotto il naso ed è tardi.

Quindi spesso è redditizio fare i ribaldi e poi in caso di evento estremo allargare le braccia e dire: "E chi mai avrebbe potuto prevedere un evento che a memoria d'uomo non si era mai verificato?".


venerdì 26 settembre 2014

Haiku





Il Giappone del 1600-1700 ha prodotto non solo le candele giapponesi ed i futures sulle merci. Ma anche una forma poetica che ha a che vedere con l'ermetismo.
Anche se alcuni canoni la rendono più affascinante e difficile.


Una cosa di me che pochi sanno è che sono un (pessimo) autore di haiku.


La trasposizione in lingue differenti dal giapponese (che non conosco) impone inoltre una serie di modifiche rispetto ai canoni previsti in origine.

Certamente Kerouac era molto più bravo.

"Neve nelle mie scarpe"
"Abbandonate"
"Nido dello sparviero"



Ecco invece una prova della mia modesta inventiva.

Come ragni
danziamo sulla tela scossa
dal vento della vita.


Buona giornata.

martedì 9 settembre 2014

Pagare (legalmente) meno capital gain

Un post di servizio ultrarapido

Dal 1 luglio di quest'anno per molti titoli è aumentata l'aliquota della tassazione dal 20% al 26%.
 
Entro il 30 settembre i risparmiatori che detengono tali titoli - nel regime di risparmio amministrato - potranno comunicare per iscritto al proprio intermediario finanziario l'intenzione di affrancare i plusvalori latenti alla data del 30 giugno 2014.
 
Il vantaggio di tale operazione è quello di far ricadere il maggior carico fiscale solo sulle plusvalenze maturate dopo il 1 luglio.
 
La scelta di affrancare o meno il proprio portafoglio dipende da valutazioni di carattere sia oggettivo che soggettivo, ed è complicata dall'obbligatorietà dell'affrancamento di tutti i titoli detenuti presso lo stesso intermediario.
 
Pertanto, rivolgetevi ai vostri consulenti per ulteriori informazioni. 
Se poi scopriste che non vi avevano avvisati sentitevi liberi di rivolgervi a me... ma con sollecitudine.