lunedì 1 aprile 2024

Patrimoni: il Paradiso non sarà per sempre


Immaginate di avere ricevuto una cospicua eredità? Sareste contenti immagino. 

E se vi dicessi che invece potrebbe diventare un guaio? 

Oggi la pianificazione dell’eredità non viene considerata importante ma presto le cose potrebbero cambiare.

In Italia per i risparmiatori la vita è stata facile: immobili poco tassati, Titoli di Stato con alti interessi, basse imposte di successione. In queste condizioni accumulare e tramandare un patrimonio non era una missione impossibile. 

Ma oggi il risparmiatore deve fronteggiare uno scenario di opportunità investimento mobiliare molto più complesso di un tempo; gli investimenti immobiliari sono insoddisfacenti per la dinamica dei prezzi, appesantiti da un crescente carico fiscale ma anche dalle avvisaglie della transizione energetica. E - come se non bastasse quanto appena indicato - occorrerà iniziare a focalizzarsi non solo sull’accumulazione, ma anche sulla salvaguardia del patrimonio nel momento in cui lo si tramanderà.

Infatti l'Italia è un paradiso fiscale per le successioni. Ecco pochi numeri che permettono di inquadrare la situazione.

In Italia ci sono franchigie elevate le successioni. Il coniuge e ciascun figlio non pagano imposte sul primo 1 milione ereditato, mentre in Francia si paga dopo i primi 100 mila euro e in Germania dopo i 500 mila per la moglie e meno ancora per gli altri parenti

Aliquote basse: l'aliquota impositiva italiana per le successioni oltre la franchigia è del 4% per il coniuge e i figli, e del 6% per i fratelli e le sorelle. L'aliquota sale all'8% per gli altri eredi.

In Germania le aliquote vanno dal 7% al 30% e in Francia dal 5% al 45%

Possiamo quindi affermare che l’Italia non ha una tassazione successoria allineata con il resto dell’Europa.

A questo aggiungiamo che - non sorprendentemente - il recente report dell'OCSE sui problemi strutturali dell'Italia offre un quadro critico della situazione economica del Paese, sottolineando la necessità di affrontare le sfide, per evitare ulteriori declini e crisi. 

A fronte di una crescita strutturalmente debole da decenni, un altro punto cruciale evidenziato riguarda le finanze pubbliche, con un richiamo alla necessità di affrontare il debito elevato e la necessità di raggiungere obiettivi minimi, come l'eliminazione degli schemi di pensionamento anticipato e l'introduzione di una tassa di solidarietà sulle pensioni calcolate con il sistema retributivo.

l'OCSE infine sottolinea l’esistenza di un'alta ricchezza privata, ovvero l’entità ragguardevole dei nostri patrimoni personali, che sono circa tre volte il debito pubblico, e poiché la transizione verso una economia più moderna ed energeticamente sostenibile non potrà essere fatta con nuovo debito pubblico la soluzione transiterà – sperabilmente in condizioni non emergenziali – anche tramite un riassetto successorio.

A questo punto è legittima la domanda: cosa fare

Naturalmente non esiste una risposta adeguata senza una analisi personalizzata, ma due direzioni possono essere facilmente indicate. 

1) La prima è che i nostri eredi saranno soggetti all’imbuto immobiliare, ovvero per le dinamiche demografiche pochi figli erediteranno le case di molti parenti anziani. Di questo fenomeno ho già ampiamente parlato sul mio canale “finanza serena”. Quindi un programma ragionato di alleggerimento dagli immobili ha un senso.

2) E poi il riassetto dell’imposizione successoria non potrà prescindere da una revisione del trattamento di favore nei confronti dei titoli di Stato.

E appena passate le elezioni di giugno credo che ne sentiremo parlare.

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