sabato 25 maggio 2013

Il rischio dell'investitore e il valore delle azioni - Parte 2


Ecco la seconda parte, più corta ma anche un po' meno scontata, specie per le sue implicazioni... 

Anche in questa seconda parte tutti i diritti sono riservati

 

La valutazione finanziaria delle azioni ed il ruolo dello spread 

 

Dopo aver compreso che lo spread è un modo per esprimere il rischio di un investimento è necessario concentrare l'attenzione sul meccanismo di valutazione di una azione (o di un insieme di azioni, quale un indice).


Per una questione di chiarezza segnalo che userò nel prosieguo della trattazione i termini “prezzo” e “valore” come sinonimi, ma, specie nell'ottica degli operatori finanziari, c'è differenza tra prezzo e valore: il compito degli investitori e degli speculatori è proprio quello lucrare sul differenziale tra le due grandezze.

Il modello DDM per la valutazione fondamentale


Sulla base del Dividend Discount Model il valore fondamentale di un’azione è il valore attuale netto del flusso di pagamenti futuri che garantisce. In conseguenza, i pagamenti futuri (cioè la somma dei dividendi che si percepiscono periodicamente e dell'eventuale aumento del prezzo al momento della vendita, rispetto a quello pagato all'acquisto) dipendono da una grande quantità di variabili che riguardano l'impresa, il contesto settoriale in cui opera, e l'andamento dell'economia in generale. In generale, il prezzo di un'azione è determinato da:

-        la performance recente dell'impresa;

-        le aspettative sulla sua performance futura;

-        le prospettive di crescita del settore in cui l'impresa opera;

-        le prospettive di crescita dell'economia nazionale e globale.

Il computo è fatto sommando gli infiniti dividendi futuri D attualizzati utilizzando il rendimento richiesto, k che abbiamo visto essere dato dalla somma del tasso dell'investimento privo di rischio più il premio per il rischio


Circa i valori dei dividendi da inserire nella formula è noto che una delle attività dell'industria finanziaria consiste nel controllo dell'andamento delle società quotate: gli analisti seguono gli andamenti del settore e delle singole società formulando previsioni sugli utili futuri.

I dati degli analisti sono poi raccolti da società che generano flussi periodici di previsioni che vengono rivenduti agli operatori del mercato per essere rielaborati con modelli proprietari non dissimili da quello mostrato.

Sono pertanto disponibili - per le molte migliaia di azioni coperte a livello mondiale - le previsioni di molti differenti analisti. Queste variano tra loro a causa delle differenti visioni sull'andamento dell'economia mondiale, del settore, delle capacità specifiche del management aziendale.

Per quello che concerne il tasso di attualizzazione la teoria richiede di usare un tasso comparabile ad un investimento di uguale durata e rischiosità. In genere si utilizza il rendimento del titolo decennale sovrano per individuare il valore del tasso privo di rischio e vi si aggiunge una stima del valore del premio per il rischio.


La dinamica della variazione del prezzo di una azione


Il valore di una azione può variare per vicende che impattano tanto sul numeratore quanto sul denominatore del modello di valutazione.

Le variazioni del numeratore riguardano modifiche al flusso dei dividendi attesi. Pertanto un rallentamento o accelerazione dell'economia mondiale o del settore, una variazione del prezzo delle materie prime o dei costi di produzione, l'ingresso o l'uscita di un concorrente dal mercato possono portare a variazioni del valore dell'azione.
Non è un caso che la diffusione di notizie price sensitive e l'insider trading vengano regolamentati con particolare attenzione.

Relativamente al denominatore possiamo osservare che questo varia perché può variare sia il tasso privo di rischio sia il premio per il rischio.
Il primo può variare ad esempio per modifiche della politica monetaria, l'azione sulla curva dei tassi è uno degli strumenti tipici dell'azione delle banche centrali.
Molto più complesse possono essere le cause di un aumento del premio per il rischio. Il mercato può percepire rapidamente l'incremento del rischio di certe asset class a seguito di shock esogeni assolutamente imprevedibili, altre volte la percezione della variazione della rischiosità cresce lentamente nel tempo, anche se, poiché si tratta di fenomeni sociali, è molto comune che si registri un momento apicale.

Lo spread, in ultima analisi, andando ad aumentare in misura maggiore o minore il denominatore della frazione che esprime il valore di una azione, è quindi in questi periodi il driver delle oscillazioni di della borsa domestica.



Ma naturalmente questo è quello che è capitato fino ad oggi.
La storia non si ripete e la finanza neppure...

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