Anche in questa seconda parte tutti i diritti sono riservati
La valutazione finanziaria delle azioni ed il ruolo dello spread
Dopo aver compreso che lo spread è un modo per esprimere il rischio di un investimento è necessario concentrare l'attenzione sul meccanismo di valutazione di una azione (o di un insieme di azioni, quale un indice).
Per una questione di chiarezza segnalo che userò nel prosieguo della trattazione i termini “prezzo” e “valore” come sinonimi, ma, specie nell'ottica degli operatori finanziari, c'è differenza tra prezzo e valore: il compito degli investitori e degli speculatori è proprio quello lucrare sul differenziale tra le due grandezze.
Il modello DDM per la valutazione fondamentale
Sulla base del Dividend
Discount Model il valore fondamentale di un’azione è il valore attuale netto
del flusso di pagamenti futuri che garantisce. In conseguenza, i pagamenti
futuri (cioè la somma dei dividendi che si percepiscono periodicamente e
dell'eventuale aumento del prezzo al momento della vendita, rispetto a quello
pagato all'acquisto) dipendono da una grande quantità di variabili che riguardano
l'impresa, il contesto settoriale in cui opera, e l'andamento dell'economia in
generale. In generale, il prezzo di un'azione è determinato da:
-
la performance recente
dell'impresa;
-
le aspettative sulla sua
performance futura;
-
le prospettive di crescita
del settore in cui l'impresa opera;
-
le prospettive di
crescita dell'economia nazionale e globale.
Il computo è fatto
sommando gli infiniti dividendi futuri D attualizzati utilizzando il rendimento
richiesto, k che abbiamo visto essere dato dalla somma del tasso
dell'investimento privo di rischio più il premio per il rischio
Circa i valori dei dividendi da inserire
nella formula è noto che una delle attività dell'industria finanziaria consiste
nel controllo dell'andamento delle società quotate: gli analisti seguono gli
andamenti del settore e delle singole società formulando previsioni sugli utili
futuri.
I dati degli analisti sono poi raccolti da
società che generano flussi periodici di previsioni che vengono rivenduti agli
operatori del mercato per essere rielaborati con modelli proprietari non
dissimili da quello mostrato.
Sono pertanto disponibili - per le molte
migliaia di azioni coperte a livello mondiale - le previsioni di molti
differenti analisti. Queste variano tra loro a causa delle differenti visioni
sull'andamento dell'economia mondiale, del settore, delle capacità specifiche
del management aziendale.
Per quello che concerne il tasso di
attualizzazione la teoria richiede di usare un tasso comparabile ad un investimento
di uguale durata e rischiosità. In genere si utilizza il rendimento del titolo
decennale sovrano per individuare il valore del tasso privo di rischio e vi si
aggiunge una stima del valore del premio per il rischio.
La dinamica della variazione del prezzo di una azione
Le variazioni del numeratore riguardano modifiche al flusso dei dividendi attesi. Pertanto un rallentamento o accelerazione dell'economia mondiale o del settore, una variazione del prezzo delle materie prime o dei costi di produzione, l'ingresso o l'uscita di un concorrente dal mercato possono portare a variazioni del valore dell'azione.
Non è un caso che la diffusione di notizie price
sensitive e l'insider trading vengano regolamentati con particolare
attenzione.
Relativamente al denominatore possiamo osservare che questo varia perché può variare sia il tasso privo di rischio sia il premio per il rischio.
Il primo può variare ad esempio per
modifiche della politica monetaria, l'azione sulla curva dei tassi è uno degli
strumenti tipici dell'azione delle banche centrali.
Molto più complesse possono essere le cause
di un aumento del premio per il rischio. Il mercato può percepire rapidamente
l'incremento del rischio di certe asset class a seguito di shock
esogeni assolutamente imprevedibili,
altre volte la percezione della variazione della rischiosità cresce lentamente
nel tempo, anche se, poiché si tratta di fenomeni sociali, è molto comune che
si registri un momento apicale.
Lo spread, in ultima analisi, andando ad aumentare in misura maggiore o minore il denominatore della frazione che esprime il valore di una azione, è quindi in questi periodi il driver delle oscillazioni di della borsa domestica.
Ma naturalmente questo è quello che è capitato fino ad oggi.
La storia non si ripete e la finanza neppure...
Ma naturalmente questo è quello che è capitato fino ad oggi.
La storia non si ripete e la finanza neppure...
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