mercoledì 29 maggio 2024

Cosa lega le decisioni sbagliate negli #investimenti ai crimini di guerra?




La finanza comportamentale ha messo in evidenza il risk asymmetry bias: un fenomeno psicologico che influenza le decisioni degli individui.


Questo bias induce le persone a preferire rischi immediati e conosciuti rispetto a rischi futuri e incerti. In altre parole, gli individui sono propensi ad evitare un rischio (o una perdita) immediato al prezzo di correrne uno maggiore ma distante nel tempo.


Questa inclinazione può servire per spiegare - almeno in parte - la scelta dei soldati di commettere crimini di guerra, dove la paura della reazione immediata dei propri superiori supera il timore delle conseguenze legali future. Nei contesti di guerra, i soldati operano sotto pressioni immense e in situazioni di alto stress. La paura delle ripercussioni immediate da parte dei superiori, può indurli a commettere atti che altrimenti avrebbero evitato, preferendo il rischio di essere poi perseguiti penalmente per crimini di guerra.


Il collegamento tra il bias della preferenza asimmetrica al rischio e il comportamento dei soldati può essere esaminato attraverso la lente della teoria della prospettiva, sviluppata da Daniel Kahneman e Amos Tversky. Questa teoria postula che le persone valutano le perdite e i guadagni in maniera asimmetrica: gli eventi immediati sono percepiti come più gravi rispetto a quelli futuri, e questo può spiegare perché i soldati, temendo la reazione negativa dei superiori, siano più inclini a prendere decisioni rischiose che potrebbero avere gravi conseguenze legali in futuro.


Immaginiamo un soldato in una situazione di conflitto armato, dove l'ordine del superiore implica la commissione di un crimine di guerra. Il soldato è consapevole che il rifiuto di seguire l'ordine comporterà ripercussioni immediate. Questi rischi immediati, tangibili e certi, sono vissuti come più minacciosi rispetto al rischio astratto e futuro di essere accusato di crimini di guerra, che potrebbe verificarsi solo in un momento indefinito e con probabilità incerta.


La preferenza asimmetrica al rischio fa sì che il soldato sia più incline a conformarsi agli ordini, nonostante possa eventualmente riconoscre la natura illegale e immorale degli stessi. Questo comportamento può essere ulteriormente alimentato dalla dinamica di gruppo e dalla pressione dei pari, che rafforzano la percezione del rischio immediato come predominante.


Interessante notare che questa dinamica non è limitata ai soli contesti militari ma può essere osservata in vari ambiti dove le decisioni vengono influenzate da pressioni immediate. Ad esempio, nei contesti aziendali, i dipendenti possono prendere decisioni eticamente discutibili per compiacere i superiori e evitare conseguenze negative a breve termine, trascurando il rischio di sanzioni legali future.


In conclusione, il bias della preferenza asimmetrica al rischio offre una spiegazione potente del perché i soldati possono essere indotti a commettere crimini di guerra e spiega anche perché gli investitori non siano propensi a tagliare le perdite.

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