Se la Borsa perde il 50% e poi guadagna il 100% avrà fatto 0.
Questa piccola curiosità - osservabile tramite la tabella 1 - è facilmente comprensibile poiché i rendimenti sono applicati alla base di partenza.
Al 30/6/2009 à 1000*(1-50%)=500
Al 31/12/2009 à 500*(1+100%)= 1000
Ma un anno che chiude in pari è buono o cattivo per un investitore?
Immaginiamo dunque che la Borsa sia partita da quota 1000 il 1 gennaio e al 30 giugno sia a quota 500 per poi ritornare a quota 1000 il 31 dicembre.
Immaginiamo anche di osservare il comportamento di tre investitori: il signor Spavento, il signor Costante ed il signor Leone.
Il 30 giugno - dopo avere mostrato una certa insoddisfazione ai rispettivi consulenti - i tre investitori decidono, in accordo col proprio cognome, rispettivamente di: dimezzare l'esposizione azionaria, lasciarla inalterata, raddoppiarla.
Alla fine dell'anno si saranno ottenuti 3 risultati molto differenti, come da tabella 2.
A questo punto potrei sentirmi dire: “Complimenti bella scoperta! L'acqua calda era già stata inventata.”.
Verissimo. Però continuiamo ad usarla con soddisfazione.
Ecco allora alcuni spunti di riflessione derivanti dal modesto esercizio intellettuale effettuato.
1) A fronte di una situazione ambientale UNICA i rendimenti dei tre patrimoni sono stati molto differenti, e questo non è banale, specie se sostituiamo ai tre investitori tre gestori di fortune.
2) Non è detto che il comportamento ritenuto “prudente” sia il più benefico.
3) Attenzione a quando si preleva o si investe, poiché a parità di condizioni il rendimento del proprio investimento ne è influenzato.
4) Non è banale notare che nei piccoli fondi comuni di investimento potrebbe capitare che un forte flusso di disinvestimenti sui minimi possa influire sul risultato della gestione indipendentemente dalla bravura del gestore (o viceversa). Qui però mi fermo perché si apre un fronte relativo alla misurazione della performance che non intendo affrontare oggi.
5) Se non si ha un minimo di “attrezzatura” potrebbe non essere semplice capire quanto il risultato di un fondo dipende dalle sue vicende commerciali.
6) E’ possibile fare migliori risultati comperando un fondo peggiore e gestendolo sagacemente rispetto all’acquisto di un fondo eccellente gestito meno bene.
7) Un consiglio dato al momento giusto potrebbe valere molto.
Concludo segnalando che tra gli abbonati al telefono ci sono 16 Spavento, 268 Costante e ben 9608 Leone. Possiamo quindi essere ottimisti sull'esito finale degli investimenti per la media degli italiani.
1 commento:
Ciao Guido,
molto bello, bravo.
E divertente la chiosa sul numero di cognomi...
Ciao ciao
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