martedì 27 agosto 2013

Ma lo spread influisce sulla Borsa? E quanto?

Buon agosto a tutti.

Tra una passeggiata e l'altra mi sono preso la briga di fare due conti ed un po' di tabelle.

Ho preso i dati dei rendimenti a scadenza del Bund e dei BTP, dell'OAT francese e del Bono spagnolo e poi dei rispettivi indici di borsa.

Ho fatto le differenze (cioè ho calcolato gli spread) e correlato le variazioni dello spread con quelle degli indici.

Poi mi sono fatto alcune tabelline per capire meglio la dinamica e la sua evoluzione nel tempo.

I risultati sono a mio avviso assai interessanti.

E spiegano come l'"effetto spread" ci sia eccome.

Eccole





Due spiegazioni molto rapide

La correlazione è quella tra la variazione dello spread e quella dell'indice, quindi è normalmente negativa, ovvero se lo spread sale la Borsa scende.




La correlazione diventa "veramente" significativa quando i valori del P-Value scendono sotto il 5%.

Le due colonne successive sono per addetti ai lavori e ometto di spiegarle.
Per eventuali addetti dico solo che è R quadro è calcolato facendo una regressione lineare OLS con variabile dipendente = variazione dell'indice totale return di Borsa e variabile indipendente lo spread omologo.


Possiamo vedere che prima del 2009 lo spread non influenzava significativamente gli indici borsistici esaminati. Dopo invece...

Interessante anche una analisi dei sottindici FTSE All Share che mostra come non ci sia un solo sottindice che si muova in controtendenza.


Quindi le paure di una rottura traumatica dell'area euro ci sono eccome, e si vedono.

Per queste ragioni chiunque abbia anche solo 10-20 mila euro di azioni italiane o 40-50 di azioni europee dovrebbe chiedersi se sia nel suo interesse che si inneschi una crisi politica che porti di nuovo lo spread a quota 300.








 

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