giovedì 13 novembre 2008

Le decisioni per gestire un portafoglio


Vi sono molti metodi utilizzabili per governare le scelte di investimento e il lancio di una moneta, nel breve periodo, potrebbe persino risultare il migliore. Tuttavia tra gli addetti ai lavori è prassi consolidata che il processo decisionale sia supportato dall’analisi fondamentale e da quella tecnica.

Oggi quindi propongo un breve tour su queste discipline.

Cos’è l’analisi fondamentale? E’ un processo che ha come obiettivo la determinazione (la stima) del rendimento ottenibile dall’acquisto di un certo titolo.

Per le obbligazioni è facile capire che esiste un rendimento, poiché la cedola periodica costituisce (almeno in prima approssimazione) il rendimento dell’investimento.

E’ meno intuitivo ma ugualmente corretto affermare che, anche acquistando una azione si ottiene un rendimento, dato sia dai dividendi sia dall’eventuale guadagno in conto capitale.

Poiché le azioni sono - nel breve termine - più volatili delle obbligazioni un soggetto razionale vuole che l’investimento azionario renda di più di quello obbligazionario. Vuole cioè che gli venga riconosciuto un “premio per il rischio”: questo storicamente vale circa il 3% ma può rapidamente salire in caso di crisi.

Per costruire un portafoglio “statico” un analista fondamentale deve esaminare un gruppo di strumenti finanziari e comprare i titoli che presentano i rendimenti futuri più attraenti (entro certi limiti).

Occorre notare che l’indicazione di acquisto così emessa non implica che il prezzo dello strumento abbia toccato il minimo. L’acquisto indica solo che ci si vuole accaparrare un rendimento che viene considerato “adeguato”.
Potranno esserci occasioni di acquisto migliori, ma questa analisi non è in grado di prevederlo.

E l’analisi tecnica?

E’ una disciplina empirica che studia, mediante grafici, i movimenti dei prezzi degli strumenti finanziari, indipendentemente dalle ragioni per cui avvengono. L’obiettivo è il riconoscimento di quelle morfologie che, secondo l’esperienza, sono premonitrici di un certo comportamento futuro.

E’ ovvio che se si è confidenti che i prezzi - nel periodo successivo - avranno un andamento determinato sarà possibile implementare strategie di investimento profittevoli.

Con l’avvento dell’informatica si sta assistendo ad una evoluzione dell’analisi tecnica verso forme di analisi computerizzata: i trading system. E’ interessante notare che le regole dell’analisi tecnica, una volta formalizzate all’interno dei sistemi computerizzati, tendano a dare risultati più modesti rispetto alle attese. Talvolta non è addirittura possibile definire in modo rigido le regole che sono applicate in modo “artistico” dall’analista: l’avvento dei computer sta imponendo il superamento della “fase sentimentale” a favore di una rifondazione su basi più rigorose.

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