martedì 19 aprile 2016

Il diavolo nei dettagli - Come approfittare in modo fiscalmente efficiente del rafforzamento del dollaro? - Parte 1

Buongiorno ai miei lettori.

Oggi vi mostrerò come - pur avendo avuto una buona idea - i risultati possano cambiare in base all'esecuzione della medesima.

Diamo per scontato che il dollaro sia in una fase di debolezza e che prima o poi si rafforzerà.

Sulla scorta di questo assunto un investitore potrà decidere di comperare una certa quantità di titoli (obbligazionari) in dollari.

Ha molte opportunità in questo senso.

Potrebbe comperare un fondo comune di investimento, ma potrebbe comperare anche una obbligazione bancaria, o una obbligazione di uno Stato nazionale o di un Organismo sovranazionale.

Vedremo che a parità di previsione sul dollaro i risultati economici potrebbero essere differenti.

Curioso vero?

Molti investitori privati sono in regime di "risparmio amministrato". Costoro, presentandosi allo sportello o rivolgendosi al proprio promotore verranno indirizzati su un fondo comune monetario o obbligazionario in dollari.

E già questo primo passaggio richiede un minimo di attenzione.
Si vuole puntare solo sul movimento del dollaro o anche su altri fattori?

Se si decide di accollarsi un solo rischio (il movimento del dollaro) occorre scegliere un fondo monetario.

Se si vogliono correre anche altri rischi (rischio emittente e rischio variazione tassi) si può scegliere un fondo obbligazionario adeguato (sebbene ci sia molto da domandarsi se ha un senso scegliere un fondo in dollari con una duration elevata, di questi tempi).

Ma anche ammettendo di scegliere un fondo monetario in dollari, siamo sicuri che questa sia la scelta migliore? Infatti dal punto di vista fiscale potrebbe essere un trabocchetto.

In caso di chiusura in guadagno l'investitore pagherà un capital gain pari al 26%.

Se nel proprio portafoglio ci sono (e ci sono stati in passato) solo fondi comuni, la plusvalenza appena realizzata non verrà compensata con le eventuali minusvalenze generate da liquidazioni o da switch fatti in perdita (a proposito, lo sapevate che uno switch potrebbe generare minusvalenze?).

Infatti - per una rara forma di perversione fiscale - le minusvalenze dei fondi comuni (nel comunissimo regime del "risparmio amministrato") non sono compensabili con le plusvalenze generate dalle operazioni positive.Detto altrimenti: con un portafoglio di soli fondi comuni si paga sempre e non si compensano le perdite. Mai.

Forse ci sono strumenti migliori per tentare di approfittare del dollaro....

Li vedremo nella seconda parte 


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