venerdì 3 maggio 2019

Supermercato o boutique?







Qui potete ascoltare il podcast


Gli atteggiamenti sono lo specchio delle intenzioni.
Capire le intenzioni permette di anticipare situazioni critiche.

E’ quindi un atteggiamento previdente raccogliere informazioni e analizzare atteggiamenti delle persone o delle organizzazioni con le quali abbiamo relazioni.

Oggi è possibile farlo anche tramite i siti internet, che sono la voce ufficiale di un’azienda. 


E questa non è un’osservazione banale perché per noi l’azienda è il dipendente con il quale siamo abituati ad avere rapporti. Quindi analizzare il sito aziendale potrebbe offrire l’opportunità di avere informazioni differenti da quelle che riceviamo di persona. Ed è una opportunità che andrebbe colta.

Nel settore degli investimenti, ad esempio, si parla molto di consulenza; ma quante aziende oltre a parlarne ci credono veramente? Sono appena uscito dal sito di una grande società che afferma di fare “private banking” e tuttavia - immediatamente dopo la pagina di accoglienza - mette in mostra i prodotti, dando speciale risalto a quelli della casa. E della consulenza?

A me pare che l’impostazione di quel sito offra uno spunto di riflessione: se in un sito web di private banking poco dopo la prima pagina inizia la sfilata dei prodotti e, magari quelli della casa sono in prima fila, è lecito domandarsi se sia sia una società che esalta il rapporto consulenziale o se invece la consulenza non sia altro che l’ultimo espediente per vendere.

E’ quindi lecito che il cliente di quella struttura si domandi: dove sono? In un supermercato? O in uno studio professionale? Mi sta bene? O mi serviva altro?

Non ho nulla contro i supermercati, ci vado sempre, ma solo quando ho le idee chiare su cosa mi serve. Se invece mi serve un consiglio mi rivolgo ad un negozio specializzato.

Ma perché gli investitori rischiano di cadere nella trappola dei supermercati camuffati da  studi professionali?

Immagino che tra le cause si possa anche affermare che - nonostante i tempi siano cambiati - la nostra vecchia mentalità di sottoscrittori di BOT sia ancora ben radicata.
Quindi spesso ci occupiamo dei nostri investimenti come ci occupiamo della pasta o del riso. La pasta è finita? Vado al supermercato e cerco una offerta.
I titoli scadono? Vado a vedere l’offerta del supermercato sotto casa.
Se poi sono sagace faccio il giro di un paio di supermercati, ma sempre alla ricerca del prodotto che risolva il problema contingente.

Un tempo forse quella era una strategia sostenibile: i BOT erano sempre uguali a loro stessi e a molti bastava vedere il capitale nominale crescere. 


MA oggi non c’è più una risposta facile al problema di proteggere ed accrescere il proprio patrimonio: la situazione è più difficile MA noi continuiamo a comportarci come quando era facile.

E voi vi siete mai chiesti dove siete? Siete clienti di un supermercato?

Per scoprirlo l’esame del sito del vostro referente agli investimenti potrebbe darvi un indizio e forse qualche sorpresa.

Se immediatamente dopo la pagina di accoglienza parte la parata dei prodotti, iniziate a domandarvi se nel portafoglio avete quello che vi serve o quello che vi è stato rifilato.

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