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venerdì 31 ottobre 2025

👻 Risparmio da paura: perché il 31 ottobre è anche la Giornata del Risparmio (e cosa puoi fare da domani)

Ti sei mai chiesto perché la Giornata Mondiale del Risparmio cade proprio il 31 ottobre, lo stesso giorno di Halloween?

Coincidenza? A volte la Vita ha più ironia degli uomini.

Da un lato i bambini bussano alla porta minacciando “dolcetto o scherzetto”, dall’altro la tua banca potrebbe già aver scelto per te: meno dolcetti e più commissioni da brivido, anche per rientrare dai "contributi volontari" che versa allo Stato
Per fortuna c’è un modo per sfuggire agli orrori finanziari: imparare a risparmiare (seriamente).

Ecco 10 consigli da seguire per tenere lontani gli sprechi… e i vampiri bancari. 🧛


🎯 10 consigli (veramente utili) per risparmiare meglio

  1. 📊 Fai un check delle spese
    Distinguile tra fisse e variabili. Ti serve un bilancio familiare realistico, anche solo per tre mesi.

  2. 🎯 Dai un obiettivo al tuo risparmio
    Piccoli traguardi, divisi per categoria. Tieni traccia con un’app o un semplice foglio Excel.

  3. 🧾 Fai il tagliando al tuo stile di vita
    Controlla periodicamente le uscite. Troverai abbonamenti inutili che puoi eliminare.

  4. 🔌 Cambia fornitore di luce e gas
    Spesso risparmi più con un confronto tariffe che con mesi di offerte su Amazon.

  5. 🛒 Fai la lista della spesa (e rispettala!)
    Meglio ancora: parti da quello che hai già in casa e pianifica i pasti.

  6. 💰 Costruisci un fondo d’emergenza
    Metti da parte l’equivalente di 3-6 mesi di spese fisse. Automatizza l’accantonamento con un PAC su un ETF monetario.

  7. 📈 Investi (ma con testa)
    Non lasciare troppa liquidità ferma. Informati. Se investi, fallo in modo consapevole e indipendente.

  8. 🎉 Budget per gli extra
    Fissa un limite mensile per i piaceri. Sì, anche per l’aperitivo deluxe del venerdì.

  9. 🚀 Aumenta i guadagni
    Monetizza le tue passioni, chiedi welfare aziendale, non solo aumento di stipendio.

  10. 💣 BONUS: taglia le commissioni dei fondi comuni
    Se il tuo bancario ti ha proposto un portafoglio fondi, ringrazialo… e poi replica lo stesso portafoglio con ETF.
    Il risultato? 1% annuo in più di rendimento, solo cambiando strumento.

✔️ Tutti gli ETF li trovi qui: www.borsaitaliana.it/borsa/etf.html


🧠 Conclusione

Halloween e la Giornata del Risparmio nello stesso giorno?
Un promemoria perfetto: spendere con leggerezza fa paura quanto risparmiare male.

🎃 Evita gli sprechi. Taglia i costi. Fatti un regalo: un futuro più sereno.


Ti è piaciuto questo articolo? Inoltralo a un amico che "risparmia" ma non sa dove vanno a finire i suoi soldi. Oppure parlane con il tuo consulente.

📌 Hai già controllato quanto ti costano i tuoi fondi? Fammelo sapere nei commenti.
#GiornataDelRisparmio #InvestimentiPiemonte #ConsulenzaFinanziaria #RisparmioIntelligente

martedì 28 ottobre 2025

Energia: 4 titoli su cui puntare secondo Barclays. Ma il vero valore è saper scegliere in autonomia


Se bastasse il reddito fisso a proteggere il tuo patrimonio, saremmo tutti a posto. Ma è davvero così?


 Oppure oggi ha senso valutare anche posizioni più rischiose, ma “di rischio buono”, in grado di far crescere il capitale paziente?

Nel nostro ufficio studi interno lo sappiamo bene: il settore energetico europeo è alle porte di un cambiamento profondo, e ci sono alcune società che stanno già correndo davanti al gruppo. Barclays parla apertamente di un nuovo superciclo a partire dal 2026, e le motivazioni sono solide:

  • Il ritorno degli investimenti offshore, spinti da un petrolio stabilmente sopra i 70$

  • L’espansione dei progetti LNG (gas naturale liquefatto), sempre più centrali

  • La spinta della transizione energetica

  • Una disciplina finanziaria ritrovata, dopo anni di investimenti poco selettivi

In pratica, un settore che offre visibilità industriale, margini in miglioramento e ritorni medi attesi superiori al 9% annuo sull’EBITDA entro il 2026.


🔍 Le 4 società da monitorare secondo Barclays

🔹 Saipem 🇮🇹
Target: 3,30 € – Overweight
Con una pipeline di commesse LNG in Africa e Medio Oriente, è uno dei nomi più interessanti del panorama europeo. Il possibile matrimonio con Subsea7 aprirebbe a sinergie operative importanti.

🔹 Subsea7
Target: 270 NOK – Overweight
Specializzata in infrastrutture offshore e gas liquido, ha un portafoglio lavori ben distribuito e proiettato in avanti.

🔹 Technip Energies
Target: 42 € – Underweight, ma con margini in miglioramento
Attiva nei progetti Coral Norte (Mozambico) e North Field (Qatar), rappresenta un’opzione da valutare con cautela.

🔹 Worley
Leader nell’ingegneria della transizione energetica. Un nome meno noto al grande pubblico, ma chi lavora con capitali pazienti non può ignorarlo.


🇮🇹 Focus Italia: perché Tenaris e Saipem meritano attenzione

Come consulente con un solido ufficio studi alle spalle, ti dico che non bisogna limitarsi a leggere i report delle banche d’investimento. Occorre saperli interpretare e contestualizzare nel proprio portafoglio.

Ecco perché segnalo due titoli italiani che – pur con rischi specifici – offrono interessanti prospettive:

🔸 Saipem
Sta dimostrando una capacità rinnovata di esecuzione e controllo dei costi. È posizionata per cavalcare l’ondata LNG e ha già ripulito molte inefficienze del passato.

🔸 Tenaris
Barclays la quota a 20 €, ma il punto è un altro: fornisce soluzioni critiche alla filiera energetica globale, ed è una delle poche realtà europee in grado di competere con i colossi USA. Stabilità, dividendi e valore industriale: un mix raro.


🧭 Rischi e opportunità: cosa valutare

📈 Opportunità

  • Crescita media attesa dell’EBITDA: +9% (2026)

  • Margini in aumento: +70-120 bps

  • Valutazioni ancora attraenti rispetto ai peer statunitensi

⚠️ Rischi

  • Costi del capitale ancora elevati

  • Rischi geopolitici nei grandi progetti LNG

  • Volatilità del sentiment di mercato


💬 In sintesi

Il punto non è inseguire il titolo “giusto”, ma costruire un portafoglio intelligente.
Un portafoglio dove il capitale paziente ha spazio per crescere.
Un portafoglio che non si accontenta del 3% da obbligazioni, ma sa cogliere rischi selezionati.

🎯 E tu, sei ancora convinto che il reddito fisso basti a salvare il tuo patrimonio?
Oppure è arrivato il momento di aggiungere una marcia in più?

👉 Scrivimi: posso aiutarti a capire quali rischi vale la pena correre nel tuo caso specifico.

🔁 Ti è stato utile? Condividilo con un amico o collega interessato al settore energia.

L'autore ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate, ma non garantisce circa la loro esattezza e completezza.

Queste osservazioni sono fatte a scopo meramente didattico e non costituiscono un invito ad operare.

Si invita a fare affidamento esclusivamente sulle proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziaria e se essa soddisfa le proprie esigenze. 

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri e la decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente comunicazione.



lunedì 27 ottobre 2025

Le aziende di difesa europee su cui tenere gli occhi

Dove si incrociano sicurezza, strategia industriale e opportunità per chi investe? Parliamo di difesa, ma non in senso militare: parliamo di industrie che costruiscono capacità, sicurezza, indipendenza. Settori in cui l’Europa ha deciso di investire molto. E questo significa commesse pubbliche, flussi di capitali e ritorni potenziali.


1. Perché proprio adesso?

La presidenza Trump, già iniziata nel gennaio 2025, ha scosso gli equilibri della sicurezza occidentale. Il messaggio è stato chiaro: l’Europa deve imparare a difendersi (anche) da sola.

La risposta europea è il piano ReArmEU: miliardi stanziati per rafforzare industrie strategiche nei prossimi anni. Un passaggio epocale per l’Unione, che implica:

  • Aumento della spesa pubblica in difesa

  • Centralità della produzione europea

  • Sostegno a filiere industriali interne

In questo scenario, alcune aziende diventano centrali. Non solo perché producono armi, ma perché costruiscono tecnologia, autonomia, deterrenza.

2. Che tipo di aziende stiamo guardando?

Sono imprese attive in settori strategici come:

  • Munizioni, sistemi d’arma e artiglieria

  • Radar, optronica e sensori avanzati

  • Droni e sistemi autonomi (UAV)

  • Missilistica e avionica integrata

  • Subfornitura per piattaforme militari e dual-use

Non sono tutte grandi multinazionali, ma spesso operatori specializzati, profondamente inseriti nelle catene europee della sicurezza. Alcune sono aziende già ben note ai mercati, altre meno visibili ma con margini di crescita interessanti.


3. Le 6 aziende europee da monitorare

⚠️ Nota: le informazioni riportate non costituiscono una raccomandazione operativa. Servono come spunto per chi vuole approfondire con un consulente esperto il potenziale di questi titoli nel contesto attuale.

Azienda

Paese

Specializzazione

Borsa

Leonardo S.p.A.

🇮🇹 Italia

Elettronica, droni, difesa aerea

Borsa Italiana (LDO)

Rheinmetall AG

🇩🇪 Germania

Munizioni, artiglieria, veicoli

XETRA (RHM)

Saab AB

🇸🇪 Svezia

Sistemi difensivi, aerei, radar

Nasdaq Stockholm (SAAB-B)

Kongsberg Gruppen

🇳🇴 Norvegia

Missilistica, controllo navale

Oslo Børs (KOG)

Hensoldt AG

🇩🇪 Germania

Sensori, radar, optronica

Xetra (HAG)

Thales S.A.

🇫🇷 Francia

Elettronica, guida missili, cybersecurity

Euronext Paris (HO)

Queste aziende stanno ricevendo commesse pubbliche crescenti, partecipano a programmi industriali europei e spesso hanno partnership internazionali. In un mondo dove la difesa è tornata centrale, sono asset da valutare con attenzione.


Quali sono le opportunità (e i rischi)?

📈 Opportunità:

  • Flussi di cassa stabili grazie a contratti pubblici pluriennali

  • Domanda in crescita in tutta Europa e NATO

  • Maggiore attenzione degli investitori istituzionali al settore “difesa + tecnologia”

  • Interesse politico europeo per filiere autonome e resilienti

⚠️ Rischi:

  • Volatilità legata a eventi geopolitici (attacchi, escalation)

  • Regolamentazioni e limiti etici sull’uso delle tecnologie

  • Concorrenza americana (Lockheed, Raytheon, Boeing, ecc.)

  • Sensibilità dell’opinione pubblica (non tutti gli investitori vogliono “difesa” in portafoglio)

Come integrare il settore difesa nella strategia patrimoniale?

  • Non si tratta di “puntare tutto” su queste aziende, ma di considerarle come componente strategica in un portafoglio diversificato. 

  • Possono funzionare come parziale copertura contro eventi geopolitici gravi.

  • Possono rappresentare una componente di crescita difensiva in scenari macroeconomici instabili.

Conclusione: oggi la sicurezza è anche industriale

Chi ha la capacità di produrre munizioni, radar, droni e sistemi intelligenti, ha anche un peso geopolitico.
E in un mondo frammentato, chi investe in queste realtà non solo può trarne rendimento, ma partecipa anche alla costruzione della resilienza europea.


Cosa puoi fare ora

  • Approfondisci questi titoli: leggi bilanci, segui le commesse pubbliche, guarda le collaborazioni europee.

  • Se hai un patrimonio importante, valuta con il tuo consulente se ha senso integrare questo settore.

  • Ricorda: oggi più che mai, capire i grandi cambiamenti geopolitici è una forma di protezione patrimoniale.


Se vuoi parlarne con me, scrivimi qui. Possiamo valutare insieme come e se queste aziende possono rientrare nella tua strategia finanziaria.
Condividi questo articolo con chi investe o sta cercando nuove idee: aiutare gli altri a informarsi è un piccolo gesto di responsabilità.

#DifesaEuropea #InvestimentiStrategici #Leonardo #Rheinmetall #Kongsberg #Hensoldt #ConsulenzaPatrimoniale #InvestimentiPiemonte #ReArmEU #Trump2025

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martedì 21 ottobre 2025

Oro o miniere? La lezione che ho imparato su tempismo e consulenza finanziaria

Perché i giornali iniziano a parlare di un investimento solo quando è ormai “ovvio”?

E cosa ci dice questo sulla differenza tra informazione e consulenza?

Il 15 dicembre 2024 pubblicavo sul mio canale Telegram un post intitolato:

"Il 2025 sarà l’anno dell’oro o delle sue miniere?"

Non si trattava di una previsione generica sull’oro, che già nel 2024 aveva toccato nuovi massimi. Il punto centrale era un altro, molto più sottile:

L’oro aveva già corso. 

Ma le azioni minerarie? Erano ancora sottovalutate e stavano per iniziare la loro rincorsa.

Esponevo i motivi macroeconomici, geopolitici ed energetici per cui le miniere d’oro avrebbero potuto sovraperformare l’oro fisico nel corso del 2025. Approfondivo il ruolo delle banche centrali, dei margini operativi delle aziende estrattive, del costo dell’energia, e persino il Gold/Silver ratio.

Tutto indicava un possibile vantaggio competitivo a favore del settore minerario.


Il risultato? Undici visualizzazioni.


🎯 Non è una lamentela. È un’osservazione sul mestiere.

Non racconto questo per vantarmi ma per riflettere insieme su una differenza fondamentale tra il mio lavoro di consulente finanziario e quello di un giornalista finanziario.

    • Il consulente è costretto per mestiere ad affrontare temi prima che diventino “notizia”.

    • Il giornalista finanziario, invece, deve scrivere di ciò che il pubblico è già pronto a leggere, quando cioè l’interesse è già esploso.

Sono due approcci opposti, che generano inevitabilmente tempi diversi di comunicazione.


📰 Perché i giornali arrivano dopo?

Perché non possono fare altrimenti.

Un giornale deve essere letto. E per esserlo, deve parlare di qualcosa che il lettore medio già percepisce come importante.

Se io avessi proposto lo stesso titolo a una redazione nel dicembre 2024, mi avrebbero risposto più o meno così:

“Interessante, ma chi vuoi che lo legga? Parla piuttosto del Bitcoin, delle elezioni americane o dei tassi BCE.”

Ed è comprensibile: il mestiere del giornalista è creare contenuto che attiri l’attenzione. E spesso, paradossalmente, questo significa arrivare dopo.

Chi lavora in redazione ha l’obiettivo (legittimo) di far leggere l’articolo — e di far guardare le pubblicità intorno.

Non è cinismo. È il modello economico dell’informazione gratuita online.


📈 Il mestiere del consulente, invece

Il consulente, al contrario, non può permettersi di seguire l’onda.

Il suo compito è costruire portafogli che anticipino i cicli, anche quando il cliente — o il mercato — non è ancora “interessato”.

E questo comporta un costo comunicativo.

Spesso devi occuparti di qualcosa quando nessuno ha voglia di ascoltare.

Il mio post sulle miniere d’oro è stato letto da undici persone.

Gli articoli che oggi (ottobre 2025) parlano entusiasticamente di ETF sulle miniere o titoli come Newmont o Barrick? Migliaia di click, like e condivisioni.


💣 Il rischio di chi investe “a notizia”

Ecco il punto che mi preme: investire sulla base di ciò che leggiamo sui giornali è pericoloso.

Non perché le informazioni siano false, ma perché arrivano tardi.

Quando un titolo diventa mainstream:

    • I grandi fondi hanno già preso posizione.

    • Il prezzo ha già scontato gran parte delle aspettative.

    • La probabilità di “comprare alto” è elevata.

Il timing è tutto. E il timing dell’informazione non coincide con quello dell’investimento.



🔄 La differenza tra essere informati ed essere preparati

Essere aggiornati non basta. L’informazione è utile, certo, ma la preparazione viene prima.

E per prepararsi serve tempo, metodo e — a volte — una certa dose di fiducia in chi fa analisi prima che un tema diventi “di moda”.


🧭 Qual è la vera morale?

La vera differenza tra un consulente e un giornalista finanziario non è la competenza, ma l’obiettivo:

    • Il giornalista vuole farti interessare a ciò che è successo.

    • Il consulente vuole che tu sia pronto a ciò che potrebbe succedere.

La consulenza non è un lavoro “di reazione”, ma di anticipazione.

E spesso, chi anticipa parla nel vuoto.

Ma va bene così.

Se un giorno ti ritrovi a leggere ovunque di un tema che il tuo consulente ti aveva già segnalato mesi prima… è il segnale che stai lavorando con la persona giusta.


📣 E tu?

Hai mai preso una decisione finanziaria basandoti su un articolo apparso "in ritardo"?

O hai mai ignorato un consiglio troppo “noioso” che col senno di poi si è rivelato prezioso?

Raccontamelo nei commenti o scrivimi direttamente su Telegram:

Ti è piaciuto questo articolo? Inoltralo a un amico o collega che segue ancora i titoli di giornale per decidere dove investire. O condividilo con il tuo consulente.

#EducazioneFinanziaria #InvestireConMetodo #ConsulenzaFinanziaria #Miniere #GoldStocks #InvestimentiPiemonte

lunedì 20 ottobre 2025

Sovranismo, difesa e investimenti finanziari

Se hai investimenti finanziari o semplicemente ti chiedi dove sta andando il mondo — e come proteggere il tuo patrimonio — questo articolo ti aiuta a capire una cosa fondamentale: la politica estera degli Stati Uniti non è più quella di una volta e i suoi effetti toccano il tuo portafoglio, le valutazioni delle aziende europee e la stabilità monetaria dell’eurozona.

La visione del mondo di Trump: cosa vuol dire per l’Europa?

Trump, come promesso ai suoi elettori, ha iniziato a riscrivere le regole: meno impegni internazionali, più attenzione all’America, meno “regali” agli alleati. 

Per l’Europa significa una cosa semplice: dobbiamo difenderci anche da soli.

Questa svolta non è solo militare. Cambia anche le relazioni economiche, i mercati, le opportunità d’investimento.

La NATO non è più un’assicurazione “gratis”

Gli Stati Uniti non garantiranno più automaticamente la difesa europea, a meno che i Paesi europei non contribuiscano molto di più. Tradotto: noi guardiamo alla Cina e l'Europa resti pure scoperta, o corra.

Ed è quello che sta accadendo. Il piano europeo ReArmEU è partito: miliardi destinati a rafforzare eserciti, industria della difesa e produzione autonoma di tecnologie strategiche.

Questo significa che settori industriali a lungo trascurati, invisi alla politica e ai partiti stanno tornando al centro della scena economica e politica. E questo, per chi investe, è un dato chiave.

Guerra in Ucraina: Trump ha provato a chiudere, ma non ci è riuscito

Trump pensava di poter “negoziare la pace” tra Russia e Ucraina con un approccio da uomo d’affari. Ma i fatti lo hanno smentito:

  • Putin non ha ceduto, rilanciando la pressione militare.

  • L’Ucraina ha resistito meglio del previsto.

  • L’Europa ha fatto fronte comune, dimostrando coesione e resilienza.

Questo ha cambiato la percezione strategica di Trump: la Russia non vuole o non può essere il partner che si aspettava. 


L’economia come arma

Trump usa l’economia come leva geopolitica. Ha reintrodotto dazi su settori chiave, imposto nuove condizioni commerciali e reso più difficile l’accesso ai mercati americani per chi non si allinea agli interessi USA.

Questo ha conseguenze dirette:

  • Riorganizzazione delle catene di fornitura globali

  • Più attenzione all’industria strategica europea

  • Crescita degli investimenti in difesa, aerospazio, elettronica avanzata

E chi gestisce patrimoni non può più ignorare la nuova geopolitica.


L’Europa si muove: i nuovi protagonisti

Proprio per ridurre la dipendenza da Washington, i principali Paesi membri dell'UE stanno aumentando i budget per la difesa, rilocalizzando e incrementando produzioni critiche e sostenendo attivamente aziende che sono diventate strategiche.

Si sta delineando un nuovo scenario, in cui alcune imprese — prima poco considerate — stanno guadagnando in prospettiva rilevanza e capitali

Sapere quali settori osservare e quali aziende hanno margini di crescita reale è oggi una delle competenze necessarie per chi investe.

Trump segna la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra, più frammentata, ma anche più ricca di opportunità selettive. 

Chi sa leggere questo cambiamento può proteggere il proprio capitale e valorizzarlo in settori prima trascurati, oggi indispensabili.

Cosa puoi fare oggi

  • Valuta quanto i tuoi investimenti sono esposti a decisioni politiche imprevedibili.

  • Considera l’idea di riequilibrare il portafoglio su settori strategici europei.

  • Inizia a costruire una bussola geopolitica personale: oggi è parte integrante della strategia patrimoniale.

Nel prossimo articolo esploreremo le aziende europee della difesa da osservare con attenzione, tra chi produce droni, munizioni, sensori e tecnologie chiave. Se vuoi riceverlo appena esce, scrivimi o seguimi qui.


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