mercoledì 24 marzo 2010

Il prosciutto, la Destra e la Sinistra

Cellino Associati SIM, Cellino e Associati SIM
In un film di molti anni fa un comico proponeva una tassonomia dei salumi: il prosciutto crudo era di destra, la mortadella di sinistra e la finocchiona radicale...

Questo ricordo mi offre il destro per proporre una riflessione che prende spunto da un libro datato ma ancora valido: "Destra e Sinistra" di Bobbio.

In estrema sintesi si asseriva che la Destra considera le differenze sociali come il motore del mondo e del progresso: il desiderio di avanzare socialmente avrebbe spinto i migliori elementi delle classi sociali inferiori verso quelle superiori.

Infatti i newcamers per affermarsi avrebbero dovuto essere sostanzialmente migliori di coloro che occupano già la classe superiore, pertanto avrebbero portato nuova e migliore linfa vitale al sistema.

In questo senso il sistema sociale inglese è di destra, poichè indipendentemente dalle condizioni originarie, chi frequenta certe istituzioni scolastiche (le carissime public schools) ha la quasi certezza di entrare nella classe dirigente del Paese, mentre ciò non avviene frequentando le state schools.

Una situazione di destra deteriore è quella fotografata attualmente da noi, dove un istituto demoscopico italiano ha dichiarato che negli ultimi 15 anni il miglior predittore per il futuro posizionamento sociale del figlio è quello del padre, indipendentemente dal titolo di studio.

La Sinistra - sempre secondo Bobbio - ritiene invece che debbano essere offerte le medesime opportunità a tutti e che la selezione degli elementi migliori debba avvenire solo sulla base delle prestazioni oggettive. E' cioè missione dello Stato eliminare tutti gli elementi sfavorevoli che le differenze sociali o economiche possono generare.

Il mondo del lavoro, specie quello americano, è pertanto di sinistra, poichè se non raggiungi il budget non fai carriera.

Il 18 politico all'Università è invece un modo deteriore di intendere questo pensiero, poichè dare le medesime opportunità è ben altro che dare gli stessi premi.

A mio avviso è più razionale avere un atteggiamento di sinistra (alla Bobbio) ma ovviamente chi ha una posizione dominante non concorda e si trincera dietro motivazioni fumose per mantenere il vantaggio.

In ambito economico molti si guardano dal negare la necessità della concorrenza ma in ambito sociale molti (anche insospettabili) si adoperano per il mantenimento dello status quo.

Nei sistemi di governo, fin dall'antichità per motivi di stabilità, c'è la tendenza a preferire la fedeltà all'efficienza; pertanto non da oggi, tutti i partiti, nei fatti sono spesso attuatori di politiche di destra.

Concludo con la considerazione che da noi vi sono schieramenti di destra e sinistra trasversali rispetto agli schieramenti politici di facciata. Mi pare che siamo in presenza di due partiti conservatori (di interessi differenti) che al loro interno hanno tuttavia sia genuine correnti di rinnovamento sia ampie schiere di conservatori.

ll mio auspicio elettorale è che vinca una sinistra genuina e moderata.

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