venerdì 12 gennaio 2018

Video - Come Guadagnare con le Bolle Finanziarie?


Come guadagnare con le bolle finanziarie Anche io ho fantasticato su come sarebbe stato bello aver comperato un centinaio di bitcoin quando valevano 10 dollari. E poco dopo mi sono chiesto: c’è modo di guadagnare cavalcando le bolle finanziarie? Benvenuti a FS Un paio di mesi fa un mio ex commilitone che non sentivo da anni mi ha chiesto se non fosse il caso di comperare bitcoin. Io gli ho detto di no. Ed era a 5000 euro e oggi vale il triplo. Naturalmente con lui ho sicuramente fatto la figura del fesso e non mi chiederà mai di investire i suoi soldi. Però non sono pentito di avergli dato un consiglio simile, e lo ringrazio per avermi permesso di farmi riflettere con voi sull’argomento. Benvenuti… Uno degli argomenti di sicuro interesse della storia economica è la storia delle bolle finanziarie. Oltre a quella celeberrima dei tulipani ce ne sono state altre, e forse un giorno le racconterò. Quello che voglio evidenziare oggi sono i tratti comuni di questi eventi per rispondere alla domanda: è possibile provare a guadagnare dalle bolle? Intanto iniziamo con il notare che la frequenza delle bolle sta aumentando. Questo è logico. La velocità della vita, la rapidità delle comunicazioni e la facilità dei trasferimenti sia di merci che di valori crea una serie di occasioni molto maggiori. Una bolla non è altro che un forte disequilibrio tra domanda ed offerta. E quindi il nostro ambiente è adattissimo alla creazione di questi squilibri. Ai tempi dei tulipani anche se un italiano ne avesse avuto notizia avrebbe dovuto fare molta strada e affrontare molti pericoli prima di poter comperare un bulbo. Oggi con un click la questione sarebbe risolta. Quindi le bolle, che prima erano un fenomeno raro sono un fenomeno potenzialmente molto più frequente. Poi è chiaro che per cavalcare una bolla occorre essere capaci di individuare dei filoni “bolliferi”. Non tutto quello che potrebbe essere raro diventerà una bolla. Per provare a cavalcare una bolla bisogna avere intuito ed essere capaci di accettare l’idea di avere piccole perdite frequenti. Infatti molte volte si spenderanno pochi soldi per comprare oggetti improbabili. Prima del bitcoin chissà cosa c’è stato. E vi ricordate quando vendevano le multiproprietà in Egitto o i francobolli? In finanza esiste un modo di investire molto simile. Le opzioni, magari ne parleremo in futuro. Ma ammesso che si sia riuscito a comperare un oggetto che pare essere un ottimo candidato per diventare una bolla la domanda delle domande è: quando uscire? Io ricordo ancora quando ho comperato Tiscali a 10 e l’ho rivenduta a 20 felice di avere raddoppiato. E poi l’ho vista andare a 1000. Ebbene ho fatto una sciocchezza. Non ero consapevole - esattamente come per il bitcoin - che si trattasse di un oggetto in bolla. E l’ho trattato come un oggetto normale. Quando si va a caccia di bolle bisogna decuplicare i profitti almeno, altrimenti non si sta facendo un buon lavoro. Si avvilisce una occasione unica. E se non ci si arriva, vuol dire che non era una bolla. Ma torniamo a noi. Quando uscire? Non certo ai primi scossoni o dopo aver raddoppiato. Esiste nella letteratura dell’analisi tecnica di borsa una figura che mi pare adatta al nostro caso. Il megafono. In sostanza dopo una cavalcata selvaggia, quando tutti i nuovi e vecchi speculatori sono dentro e i nuovi compratori scarseggiano inizia un periodo di grande incertezza, nel quale si alternano grandi fasi di rialzo e di ribasso, senza che i prezzi però salgano o scendano in modo sostanziale. Credo quindi che il momento di uscire sia quello. Dopo due o tre giravolte nelle quali sono stati fatti nuovi massimi e sono poi stati negati. Meglio se riuscite ad uscire sui massimi, ma anche se non ce la fate è meglio uscire. Dopo il rischio potrebbe essere veramente totale. Però ricordatevi anche se è contro intuitivo è meglio perdere il 50% dai massimi piuttosto che portare a casa un raddoppio dai minimi. Bene spero di avervi offerto uno spunto di riflessione e per i vostri investimenti tranquilli vi invito a rivolgervi ad uno specialista.

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