venerdì 17 luglio 2020

Luca e il ponte verso la pensione




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Ho conosciuto una persona di 57 anni, appassionato di finanza e segue attentamente i propri investimenti. Dopo un po’ mi ha confidato di avere dubbi sulla possibilità di trovare un nuovo impiego, se l’azienda per la quale lavora, nei prossimi mesi dovesse chiudere.

Era piuttosto sconfortato, sebbene possieda un patrimonio finanziario di alcune centinaia di migliaia di euro, perché se da un lato era consapevole che in un modo o nell’altro avrebbe avuto di che sopravvivere durante i quasi 10 anni che lo separano dalla pensione, temeva che il capitale che gli sarebbe rimasto non sarebbe bastato per comprarsi una casetta e finalmente vivere in pace.

Il problema di come riuscire a crearsi una rendita periodica senza ricorrere ad una assicurazione è abbastanza comune. Un caso astratto lo avevamo già affrontato alcuni mesi fa. Vi lascio i link per rivedere le puntate.
Qui https://www.youtube.com/watch?v=8mGSK66vjC0&t=0s e qui https://www.youtube.com/watch?v=yOdUwzkppoU&t=0s

Questo è un problema che si potrebbe riassumere nella domanda: in questa situazione cosa mi posso aspettare per il futuro?

Per rispondere per prima cosa ho analizzato i suoi investimenti ed ho capito la sua ansia: negli ultimi 10 anni il suo patrimonio non era praticamente cresciuto, il che vuol dire il suo capitale si è svalutato di circa il 15 -20% in termini di potere di acquisto. Infatti anche se noi vediamo sempre la medesima rassicurante cifra, il potere di acquisto in 10 anni cala considerevolmente.

Interessante anche notare che, sebbene sia una persona tutt’altro che stupida e sia tutto sommato abbastanza pratico di banche ed investimenti non sia riuscito a cogliere un punto essenziale: occorre fare un programma e seguirlo. Occorre cioè stabilire quale è il tempo che ci dobbiamo dare per arrivare al risultato e avere la freddezza di continuare a implementare il piano anche in condizioni emotivamente avverse.

Ma perchè noi italiani non siamo abituati a fare investimenti di lungo termine?
Una volta era tutto molto più facile perchè i BOT ci hanno “insegnato” che scaduto un BOT se ne faceva un altro. Quindi investire per il lungo periodo - per la nostra esperienza - era solo una successione di investimenti di breve periodo. Ma quel tempo è finito.

Questo signore si è baloccato con i suoi soldi senza un piano preciso ed i danni li sta vedendo solo adesso. Per anni ha comprato i prodotti proposti di volta in volta dal suo “amico in banca” che gli ha venduto in perfetta buona fede certificati, assicurazioni infarcite di costi e ricarichi, pochi fondi, rigorosamente della casa e tutto quello che gli veniva di volta in volta indicato dalla direzione commerciale.

Risultato: 350 mila euro aveva 10 anni fa 350 mila euro ha adesso.

Gli ho detto che avremmo dovuto fare un piano. Abbiamo valutato insieme le sue necessità di cassa per i prossimi 10 anni, abbiamo visto quale era la sua propensione al rischio, in modo tale da poter organizzare un portafoglio che non lo facesse morire di paura se si presentasse (e credetemi si ripresenterà) un momento difficile come come il collasso dei mercati di marzo.

E sulla scorta di questi dati ho sviluppato un piano che alla fine è piuttosto rassicurante.

Investendo disciplinatamente ha i soldi per arrivare alla pensione, ha i soldi per comprare una casetta e ristrutturarla, e gli avanza ancora qualcosa.

A questo punto mi chiederete: ma come fai ad esserne sicuro?

Per due ragioni.
La prima: ho stilato un piano di sviluppo del capitale molto conservativo: per chi è un po’ più tecnico posso accennare che ho impostato due rendimenti medio del patrimonio: per il worst case pari al 10° percentile per il success al 40° percentile dei rendimenti storici degli ultimi 25 anni.
La seconda: abbiamo davanti 10 anni. Anche se non so cosa faranno i mercati tra un mese o un anno sono abbastanza confidente di poter avere ragione a lungo termine.

Mi spiego meglio. Scommettere giorno per giorno a testa o croce è il modo migliore per non avere risultati, ma scommettere che tra 10 anni la metà dei risultati sarà stata testa e l’altra metà sarà stata croce è una scommessa vinta.

Perché la media domini la varianza occorrono tempi lunghi.

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