giovedì 2 aprile 2009

Le azioni, i mattoni ed il paradosso di Condorcet - 2

, Cellino Associati SIM, Cellino e Associati SIM

La settimana scorsa abbiamo visto che gli investimenti immobiliari - che sono certamente una base indispensabile per strutturare un patrimonio familiare - godono di notevole reputazione tra gli investitori sia per caratteristiche intrinseche sia per caratteristiche relative al mercato di riferimento.

Resta adesso da analizzare quali siano le caratteristiche del mercato mobiliare, e scoprire come queste caratteristiche influiscono sulla formazione dei prezzi dei titoli.


Gli investimenti finanziari, a differenza di quanto avviene con gli immobili:

- sono quotati ogni giorno su mercati regolamentati in modo stringente.

- Hanno prezzi, specie in certi periodi, ampiamente pubblicizzati anche sulla stampa non specializzata. E’ pertanto quasi impossibile non essere consapevoli della performance del proprio patrimonio.

- sono assolutamente identici: l’azione della società X detenuta nel portafoglio personale è identica a quella scambiata sul mercato. Quindi non c’è modo di mitigare il proprio giudizio relativo alla sagacia o alla modestia della scelta effettuata, contrariamente a quello che accade con due appartamenti simili.

- I compratori ed i venditori hanno una numerosità quasi infinita e ben definita (per prezzi e quantità), quindi i tempi per operare sono ridottissimi.

- Le transazioni non necessitano di particolari formalità e i costi sono minimi.

Queste caratteristiche apparentemente ideali consentono di riversare lo stato emotivo dell’investitore in modo pressoché istantaneo sul mercato, con la conseguenza di generare un forte rumore di fondo.

Senza voler assegnare ad una categoria la palma di “miglior” investimento, diventa evidente che i paragoni tra le due asset class dovrebbero essere proposti con una certa cautela.


Concludo con qualche provocazione.

Alla notizia che le Assicurazioni Generali o la Fiat hanno perso il 50% dai massimi verrebbe in mente di comperarne o di venderne?

Se trovaste una casa nella via principale della vostra città alla metà del prezzo dell’anno prima, la comprereste, o dopo averla vista in vendita, mettereste in vendita anche casa vostra a metà prezzo?

Se sul mercato mobiliare si applicassero i medesimi meccanismi di quello immobiliare, i promotori finanziari sarebbero disoccupati, poiché la capacità più rilevante per il successo della coppia cliente /promotore, oggi, non è la capacità di indicare un buon investimento, quanto la capacità di far restare il cliente sulla posizione scelta il tempo necessario a farlo guadagnare adeguatamente.

Per questa ragione i grandi player del mercato mobiliare hanno buon gioco a creare strumenti di investimento opachi e vincolanti: sono facili da collocare, difficili da liquidare prima della scadenza “naturale”, e redditizi… per chi li emette.


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