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lunedì 11 agosto 2025

Nvidia e AMD: cosa significa l’accordo USA–Cina per chi le ha in portafoglio

Può una mossa politica migliorare i ricavi ma mettere a rischio i margini a lungo termine?


È la domanda che oggi si pongono molti investitori con posizioni in Nvidia (NVDA) e AMD (AMD), dopo la decisione dell’amministrazione Trump di consentire la vendita in Cina di chip avanzati per AI — a condizione che le aziende versino il 15% dei ricavi generati nel Paese al governo USA.

1. Cosa cambia operativamente per le aziende

  • Accesso recuperato a un mercato chiave: la Cina è uno dei principali acquirenti mondiali di chip per intelligenza artificiale. Restarne esclusi avrebbe comportato un calo di fatturato e potenzialmente di capitalizzazione di mercato.

  • Costo fisso sul fatturato: la clausola del 15% incide sui ricavi, non sugli utili, riducendo i margini lordi. Con margini operativi storicamente superiori al 40% per Nvidia e al 20% per AMD, l’impatto non è neutrale.

  • Stabilità incerta: l’accordo è legato a un contesto politico. Un cambio di amministrazione o un’escalation con la Cina può ribaltare la situazione in poche settimane.

2. Possibili effetti sul prezzo delle azioni

Per chi detiene titoli in portafoglio, i riflessi vanno letti in due fasi:

  • Breve termine 

    • Sentiment positivo: il ritorno in Cina può essere percepito come un catalizzatore di crescita, sostenendo i multipli P/E e P/S.

    • Maggiore visibilità sui ricavi: gli analisti potrebbero rivedere al rialzo le stime di fatturato 2025–2026.

  • Medio-lungo termine 

    • Rischio erosione margini: un prelievo fisso può comprimere gli utili per azione (EPS) anche in presenza di crescita dei ricavi.

    • Rischio geopolitico: eventuali restrizioni future potrebbero portare a nuova volatilità e correzioni di prezzo.

3. Lettura geopolitica utile all’investitore

L’accordo non è solo un fatto commerciale: è un compromesso politico in piena rivalità USA–Cina.
Per l’investitore significa:

  • Maggiore volatilità da eventi esogeni: le azioni possono reagire a titoli di giornale e dichiarazioni politiche, non solo ai dati trimestrali.

  • Possibile “premio geopolitico negativo”: i mercati potrebbero prezzare uno sconto di rischio per aziende esposte a decisioni governative.

4. Come può influire sul portafoglio

Se hai AMD o Nvidia, considera:

  • Valutare la concentrazione: l’esposizione eccessiva a titoli fortemente legati a rapporti USA–Cina aumenta il rischio specifico.

  • Seguire i margini lordi: se il 15% riduce la profittabilità, l’impatto può riflettersi direttamente sul valore di mercato nel medio termine.

  • Gestire con prese di profitto parziali: utile in caso di forti rally legati al sentiment ma non supportati da crescita di utili netti.

  • Monitorare alternative: ETF settoriali su semiconduttori possono ridurre il rischio idiosincratico rispetto al singolo titolo.

5. Scenari da tenere d’occhio

  • Scenario positivo: la Cina resta aperta ai chip USA, l’accordo regge e le vendite compensano ampiamente il prelievo fiscale. Multipli sostenuti e potenziale upside.

  • Scenario neutro: ricavi in crescita ma margini in calo; il mercato prezza un equilibrio tra opportunità e costo della clausola.

  • Scenario negativo: rottura dell’accordo o nuove restrizioni; forte volatilità e possibile correzione dei titoli.

Per l’investitore

L’accordo offre ossigeno immediato ai ricavi di Nvidia e AMD, ma introduce un elemento strutturale di pressione sui margini e di volatilità politica.

Chi ha questi titoli in portafoglio dovrebbe valutare la notizia come una finestra di opportunità di breve termine, ma restare prudente sul medio periodo.

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