martedì 15 marzo 2011

Offro in garanzia la casa del MIO VICINO


Quando andiamo a chiedere un prestito, la banca ci chiede cosa possiamo offrire in garanzia.

Se rispondessimo che come garanzia offriamo la casa del vicino, l'addetto sarebbe in dubbio tra metterci alla porta o chiamare il 118.


E a nessuno sembrerebbe un comportamento strano, immagino.

Ora, capisco che gli eventi giapponesi abbiano catalizzato la nostra attenzione, tuttavia nello scorso fine settimana è capitato grosso modo questo, senza che alcuno abbia dato segni di reazione.

I nostri governanti, raggianti, hanno fatto gran proclami perchè hanno fatto passare il concetto che - per valutare la solvibilità di uno Stato - occorre non solo considerare il rapporto debito pubblico / PIL ma anche la ricchezza privata dei suoi cittadini.


Così passiamo dall'ultimo posto al secondo dietro la Germania!

La ricchezza privata dei cittadini è quanto NOI possediamo in case e titoli.

Sarebbe a dire che lo Stato, per poter emettere dei nuovi titoli di debito, implicitamente dichiara all'Europa ed al Mondo: "Non posso offrirti garanzie che con le mie sole forze potrò rimborsare il debito che contraggo, tuttavia pagherò in un modo o nell'altro.".

Capisco che gli investitori siano tranquilli ed i governanti siano raggianti per il risultato ottenuto, in fondo per questi ultimi si tratta di un bel grado di libertà in più.
Certo vista da parte dei cittadini la prospettiva cambia un tantinello... In caso di guai oltre a pagare le tasse risponderemo anche con il nostro patrimonio privato.


Nessun commento: