venerdì 15 dicembre 2017

Video - Estinguere il mutuo o no?


Estinguo il mutuo o no? Tempo addietro ho trovato su FB un collega che in un post aveva espresso la certezza che sarebbe stato nell’interesse di una sua cliente, una pensionata che aveva la disponibilità di una somma, non estinguere il mutuo e investire finanziariamente la liquidazione. Ho trovato la questione interessante. Proviamo ad esaminare i pro e i contro. Benvenuti a “Finanza Serena. Capire la finanza, farsi del bene e guadagnare”. Estinguo il mutuo o no? Non credo ci possa essere una risposta unica: sappiamo infatti dalla finanza comportamentale che l’uomo non agisce in modo completamente razionale. La risposta quindi dipenderà, non tanto dalle sole considerazioni razionali ma anche dalla soddisfazione derivante dal comfort soggettivo. Dovremo quindi considerare, tra le altre cose, quanto la rata del mutuo incide sul nostro reddito e quale sia la percezione della stabilità del nostro reddito futuro. Infatti se riterremo di avere una condizione reddituale buona e stabile e il mutuo non è troppo gravoso facilmente che non lo chiuderemo. Vi voglio però mostrare quali ragionamenti ho fatto, perché dietro ogni scelta si celano dei presupposti impliciti. Lo scenario dell’estinzione è facile. E’ come se investissi in una obbligazione che ha il tasso del mutuo. Rinuncio quindi ad un possibile rendimento maggiore. Poiché la finanza comportamentale ci dice che siamo più sensibili alle perdite che ai guadagni, e al rimpianto per le perdite che ci siamo autoinflitti facendo la scelta sbagliata, occorre fare una grande forza su sé stessi per non chiudere il mutuo. Lo scenario della non estinzione ha un presupposto forte che è subito evidente ed altri che lo sono meno. Il rendimento che devo ottenere deve essere maggiore di quello del mutuo, che può essere basso quanto si vuole, ma che sarà sicuramente positivo. Non solo, il rendimento atteso dal mio investimento deve anche essere un po’ maggiore di quello del mutuo perché comunque sto rischiando. Il mutuo è certo; il ritorno sull’investimento è sperato. Ho l’impressione inoltre che il mix di azioni ed obbligazioni necessario per implementare una strategia che sia più redditiva del mutuo implichi un investimento ben diversificato ed un orizzonte temporale di lungo termine. C’è quindi un secondo presupposto molto meno evidente e più pericoloso che emerge. Occorre che il cliente sia anche straordinariamente disciplinato. Immaginate di fare questa operazione nel 2007. Pensate se nel momento del marasma più totale, nel fondo della discesa dei mercati, il cliente decidesse di uscire. Sarebbe la sua rovina. Quindi per suggerire correttamente di non estinguere il mutuo il consulente non solo deve proporre una strategia vincente, ma anche essere sicuro che il cliente abbia una propensione al rischio elevata e un orizzonte temporale lungo. Concludo con un deja vu per chi ha la mia età: ai tempi della bolla di Internet, Banca 121 aveva indotto una alcuni sventurati risparmiatori ad investire in Borsa ipotecando la casa. Vi ricordate come è andata a finire? Se googlate potrete trovare ancora lo spot con Sharon Stone. Bene spero di esservi stato utile seguitemi sui social

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