venerdì 29 marzo 2019

Come fare del male al nipote preferito




Nel corso degli anni la maggior parte delle persone che assisto ha mi ha accordato la propria fiducia in modo così profondo che spesso mi raccontano nei dettagli la propria vita privata. E questo mi permette di fornire sia spunti di riflessione sia di offrire un servizio più accurato.

Oggi vi accenno ad un caso occorsomi di recente.

Da almeno 20 anni ho tra le mie clienti due sorelle che chiameremo Antonia e Barbara.
Sono cointestatarie di un paio di case e Antonia è anche la titolare di un portafoglio titoli che serve alla necessità di entrambe. Inizialmente il portafoglio era cointestato ma sfortunatamente la signora Barbara è gravemente malata da tempo, e quando se ne è accorta ha donato la sua parte alla sorella.

Recentemente la signora Antonia nel corso di un aggiornamento periodico mi ha comunicato che probabilmente Barbara resterà con noi ancora poco tempo e, sopraffatta dall’emozione, mi ha comunicato che voleva chiudere il rapporto.

Le ho chiesto di spiegarmi meglio la situazione e mi ha confermato quanto avevo già intuito da tempo: il matrimonio di Antonia non è felice e Barbara desiderava lasciare i suoi soldi al nipote, il figlio di Antonia, senza farli ereditare alla sorella, per evitare che finissero in parte nelle mani del marito.

Per loro questo obiettivo è importante e Antonia riteneva che chiudere il rapporto e versare i soldi su un conto del figlio sarebbe stata una buona soluzione.

In realtà il solo pregio di quel piano è la semplicità. Infatti anche se i soldi servivano per le esigenze di entrambe le sorelle, legalmente appartengono solo ad una e questo non è un dettaglio.

Occorre infatti puntualizzare che versare una somma sul conto del proprio figlio vuol dire effettuare una donazione. Ma fare una donazione è un affare complicato, specie se non ci sono buoni rapporti in famiglia. Infatti la nostra vita è regolata dalle leggi e una di queste prevede che le donazioni non debbano ledere la quota di legittima, cioè la quota di eredità che la Legge destina in modo inderogabile ad un determinato erede.

Senza entrare nel dettaglio che è veramente complicato, sappiate che è relativamente semplice creare problemi legali agli eredi che si sperava invece di favorire. Non sono infrequenti casi di fratelli in lotta per le donazioni che uno ha ricevuto e l’altro no. E credetemi, oggi anche il movimento di contanti non è un buon modo di risolvere la questione.

In defintiva la signora Antonia credendo di fare bene ha rischiato seriamente di creare problemi al figlio, problemi che sarebbero potuti sfociare anche in una causa legale tra padre e figlio.

Nel corso della mia carriera ho visto più volte episodi che se mi fossero stati raccontati mi sarebbero apparsi come il frutto del lavoro di un romanziere, eppure li ho vissuti in prima persona.

Il consiglio che vi offro oggi è semplice. Ci sono molti modi per raggiungere i propri obiettivi, ma sempre occorre avere tempo per preparasi bene tramite un consulente che abbia tre caratteristiche: Competenza, tempo per ascoltarvi bene, e massima discrezione.
In questo senso cito con orgoglio un mio cliente: voi siete la succursale della Svizzera a Torino.

Bene…. Spero di esservi stato utile. Contattatemi e seguitemi sui social


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