venerdì 14 giugno 2019

Carige e le sue sorelle



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#1. Quante banche sono andate in crisi?
Tra il 1995 ed il 2015 100 banche sono andate in crisi in Italia. La metà non è poi fallita ma l’altra metà si. Qualcuno se ne è accorto? Non credo.
Perchè? Prevalentemente perchè si trattava di piccole banche locali che sono state comperate da banche maggiori. E oggi?
Cosa succede quando una banca va in crisi?

#2. Come funziona una banca?
Facciamo un passo indietro. Una banca è un ganglio vitale dell’economia. Lo spiego con un esempio rapidissimo.
Ho 100 euro e li verso in banca. La banca sa che statisticamente se tiene euro 10 euro su 100 a mia disposizione per i prelievi è tranquilla. Potrà prestare gli altri 90.
E ad es. li presta ad una impresa che li usa per pagare il suo unico dipendente. Questo signore li riporta nella stessa banca versando nel suo deposito 90. E la banca ripete il gioco e potrà rimetterne in circolazione 80. E li presterà al verduriere, che pagherà il suo fornitore all’ingrosso, che li verserà nuovamente. La banca ne tratterrà 10 e gli altri 70 li presterà
e così via fino ad azzerare la cifra. Si lo so sembra la canzone di Branduardi...

Quindi possiamo dire che
banche creano denaro a condizione che la gente si fidi della loro solidità. Affinché le banche siano affidabili devono tenere una quantità di soldi sempre disponibili per i prelievi della clientela.
Capite quindi che quei soldi di
riserva devono esserci sempre. Se “evaporano” la banca fallisce e i soldi che credevamo avere depositato al sicuro in banca non ci sono più.
E questo non è un male solo per il depositante. E’ che la banca,
nel tentativo di salvarsi, chiederà il rientro immediato dai prestiti che ha erogato, facendo fallire le aziende che hanno ricevuto i fidi. Queste a loro volta non pagheranno più gli stipendi e i dipendenti non pagheranno più le rate del mutuo e dell’auto. Il crash locale di una banca rischia di diventare globale.

Questa è la ragione per cui le banche tedesche e francesi 10 anni fa erano in crisi nera: La loro riserva era in titoli greci che non si sapeva se fossero stati rimborsati. Oggi se dovesse capitare con i BTP sarebbe un bagno non dissimile per le nostre banche.

Quindi quando si affronta un crack bancario occorre stare attenti a non fare troppi danni. E soprattutto non ci si deve arrivare. Per questo ci si organizza con tutte le soluzioni possibili.

#3. Come si difende un risparmiatore?
Al di là delle tecnicalità ovvero se preferire la liquidazione coatta amministrativa come sta avvenendo oggi in Italia piuttosto che applicare la BRRD, il risparmiatore deve capire come difendersi. Un modo facile è
associare un colore ad ogni investimento che gli viene proposto.


Le azioni delle banche sono di colore rosso fuoco. In caso di guai sono le prime che vengono azzerate. Mentre per una impresa industriale fallita alla fine restano le macchine ed i capannoni, il capitale di una banca è proprio quel determinato pezzo di capitale che come dicevo prima deve sempre esserci. Se non c’è più la banca va in crisi. Le azioni rappresentano quel pezzo di capitale che è il primo a ballare. Poi ci sono le obbligazioni subordinate che hanno un colore arancione acceso. Finito di azzerare il capitale si azzerano le obbligazioni a partire da quelle subordinate, cioè quelle meno garantite quelle che rendono di più. Tanto per intenderci se le avete è perchè vi hanno convinto a comperarle dicendo: “ma figurati se la banca fallisce…”.


Poi ci sono le obbligazioni senior che hanno un colore arancione chiaro, e poi i depositi sopra i 100 mila euro che sono di un arancio ancora più pallido.

Ma attenzione perchè non finisce qui. Ci sono un sacco di altri crediti minori che potrebbero essere coinvolti.
Prendete i famosi certificates, quelli di cui vi parlo ogni tanto, quelli che sono delle scommesse, che pagano delle finte cedole finchè le cose vanno bene e quando le cose vanno male vi portano via una bella fetta di capitale. Questi oggetti in genere sono soggetti a bail in, ovvero vengono decurtati in caso di insolvenza della banca un po’ come se fossero obbligazioni arancione acceso.

Avete delle scadenze? Preparatevi per tempo altrimenti, al momento, comprerete quello che vi verrà messo sotto il naso, e non saprete se state comperando un investimento rosso, uno arancione o di chissà quale altro colore.



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