martedì 7 dicembre 2010

Dal "troppo grande per fallire" al "troppo piccolo per fare il prepotente"

In queste ore mi è venuto un pensiero che butto lì, magari per elaborarlo insieme.

Oggi i titoli sicuri per definizione sono i Titoli di Stato, (lo so che qualcuno sorriderà, ed ha ragione) ma al momento neppure la disastratissima Grecia prende in considerazione la possibilità di fare un haircut ovvero di decurtare il valore nominale del debito per alleggerirsi del proprio fardello.

Mi si dirà che questo non è il momento adatto per una tale operazione: la Repubblica Ellenica non ha un avanzo di bilancio primario e quindi una ristrutturazione non è compatibile con la necessità di dover finanziare il disavanzo corrente. DOPO nessuno comprerebbe più i titoli di nuova emissione.

Al momento quindi il detentore di Titoli di Stato di un paese OCSE pare non abbia nulla da temere, almeno dal punto di vista del capitale.

Ma questa situazione è stabile? Ho l'impressione che non lo sia.

Come ho già accennato sembra che gli USA vogliano risolvere la questione del proprio debito tramite la debolezza del dollaro e l'inflazione. Ma questo in Europa non pare essere possibile, per la contrarietà della Germania.

Quindi o avremo una crescita economica strepitosa, che ci permetta di pagare i debiti o la possibilità che, presto o tardi, vi saranno uno o più haircut europei mi pare possibile.

In un tale frangente per i debitori avere a che fare con una entità come lo Stato potrebbe essere molto poco vantaggioso.

Potrebbe invece essere più redditizio rapportarsi con realtà che hanno un potere minore: le grandi aziende.

Non ho fatto studi ad hoc, ma ho la netta impressione che le aziende argentine abbiano rinegoziato il proprio debito a condizioni peggiori rispetto a quelle imposte dalla Repubblica Argentina ai propri creditori: erano troppo piccole per fare prepotenze.

Credo che un investitore in obbligazioni debba tenere presente questo ragionamento.

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